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QS Edizioni - mercoledì 1 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Psicologi dirigenti Unità operative complesse. La Fp Cgil accoglie positivamente la sentenza del Consiglio di Stato

immagine 2 maggio - Il Consiglio di stato ritiene illegittima l'esclusione degli psicologi dai concorsi di direttore di unità operativa complessa, "una sentenza epocale per il riconoscimento delle competenze di tutte le professionalità dei dirigenti del Ssn in difesa della multidisciplinarietà in salute mentale", commenta la Funzione pubblica Cgil Medici e Dirigenti sanitari.
Con una sentenza il Consiglio di stato ritiene illegittima l'esclusione degli psicologi dai concorsi di direttore di unità operativa complessa, "una sentenza epocale per il riconoscimento delle competenze di tutte le professionalità dei dirigenti del Ssn in difesa della multidisciplinarietà in salute mentale", afferma in una nota Norma Sardella del coordinamento nazionale della Funzione pubblica Cgil Dirigenti SPTA. "Una vicenda - aggiunge - che si trascina da molti anni e che ci ha visti in prima linea in difesa dei professionisti psicologi, troppo spesso mortificati e delegittimati in molte regioni".
 
"Finalmente si mette la parola fine ad una disparità di trattamento tra i Dirigenti sanitari del Ssn - le fa eco Patrizia Fistesmaire in rappresentanza dei dirigenti sanitari della Fp Cgil -. Si era creata una situazione assurda in cui ogni regione, ma direi ogni azienda, applicava una regola diversa. Finalmente tutti si dovranno adeguare a quanto sancito dalla sentenza".
 
"La Sentenza del Consiglio di Stato - aggiunge Sardella - propone in termini giuridici la promozione di modelli organizzativi che integrino le varie professionalità e modalità di prevenzione e cura in salute mentale, ponendo al centro la persona ed evitando interventi frammentati e parcellizzati, nel pieno spirito e rispetto della 180 che ha indicato a livello internazionale le linee operative per il superamento dei metodi coercitivi e dello stigma di salute mentale". 
 
"La scommessa sarà quella di creare un nuovo equilibrio dove la prevenzione assuma un ruolo determinante - puntualizza Fistesmaire -. In questo periodo storico di forte precarietà si registra un ricorso diffuso agli psicofarmaci già in epoca giovanile e il disagio pare aver assunto connotati inquietanti, pertanto è fondamentale che vi sia un modo nuovo di intendere anche i nostri servizi di salute mentale".
 
“È fondamentale la valorizzazione di tutte le professioni che operano nel Ssn, nello specifico è centrale il contributo della professioni psicologica, nella sua funzione di prevenzione e cura in ambito della salute mentale”, conclude la Funzione pubblica Cgil Medici e Dirigenti Sanitari. 
2 maggio 2019
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