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QS Edizioni - mercoledì 15 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Enpam. Boom pensioni tra i medici. Tra dieci anni 25 milioni di italiani senza "dottore"

immagine 22 febbraio - Lo scenario delineato dal vice presidente dell'ente previdenziale Alberto Oliveti. Almeno 25 mila, tra medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, andranno in pensione senza essere rimpiazzati. Ognuno di loro oggi assiste in media 1000 pazienti. E il calcolo è presto fatto.
Se negli ospedali scarseggia il personale, anche nella medicina del territorio le prospettive non sono rosee. Dal 2015 al 2025 infatti andranno in pensione 40mila tra medici di medicina generale, guardie mediche e pediatri, 25mila in più del previsto, che molto difficilmente potranno essere rimpiazzati da nuove leve. Il che significa, considerando un rapporto di un medico ogni 1000 abitanti circa, che ci potrebbero essere 25 milioni di italiani in 10 anni senza medico. A fare i calcoli è Alberto Oliveti, vicepresidente dell'Enpam.

''Il fondo per la medicina generale comprende 25mila pensionati e 70mila iscritti circa, di cui 47mila  medici di famiglia, 14-15mila guardie mediche e quasi 10mila pediatri. Ogni anno -sottolinea Oliveti - vanno in pensione circa 1-1.500 medici, ma dal 2015 al 2025 abbiamo calcolato, in base alla stratificazione dell'età, che andranno in pensione 40mila medici, creando così una gobba previdenziale”.
In 10 anni infatti, se l'andamento fosse quello normale, dovrebbero ritirarsi dal lavoro 15mila medici. Invece così saranno, secondo Oliveti, 25mila in più. Risultato? “Alla fine 25 milioni di italiani potrebbero perdere il proprio medico, con una media di 2,5 milioni l'anno”.

E questo anche perché negli ultimi anni è cambiato il trend dei pensionamenti, complici crisi e carichi di lavoro. All'inizio degli anni 2000 infatti la quasi totalità dei medici (97%) sceglieva di andare in pensione dopo i 65 anni, di cui il 70% a 70 anni. Nel 2010 invece il numero dei medici che ha deciso di ritirarsi dopo i 65 anni è calato al 75%, di cui poco meno del 50% a 70 anni, mentre il 25% ha scelto di andare via prima, cioè dai 59 ai 65 anni. Ecco perchè la riforma previdenziale, cui sta lavorando l'Enpam, può dare un contributo nel limitare questo esodo. “Il nostro progetto, che dovrebbe partire dal 2013 – conclude Oliveti – è di spostare da 65 a 68 anni l'età per la pensione ordinaria in modo graduale, entro il 2018, e posticipare l'età minima da 59 a 62 anni, lasciando inalterato invece il tetto massimo dei 70 anni”.

Dati ancora più foschi, quindi, di quelli elaborati dalla Fimmg (Federazione italiana medici medicina generale) nel 2007, nel suo documento sulla rifondazione della medicina generale, dove si prevedeva che da lì al 2017 sarebbero stati 11 milioni gli italiani senza medico di medicina generale. Nel testo si partiva dal numero di medici di medicina generale che si formano ogni anno,  1.560, o 15.600 in 10 anni e la cifra di medici in pensione in quell'arco di tempo, pari a 25.500. Con il risultato di un saldo negativo tra le nuove leve e quelli che terminano l'attività lavorativa pari a 9.900. Il che corrisponde a 11 milioni di italiani, cioè 1 su 6, senza medico nell'arco di 10 anni.

A.L.
 
22 febbraio 2012
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