Tre grandi vetrine tappezzate con due grandi cartelli che pubblicizzano l’offerta speciale “paghi due, prendi”. Il che non farebbe molto scalpore, se a praticare l’offerta non fosse una farmacia e il prodotto in svendita non fosse il Tavor, farmaco tra i più noti in Italia per bloccare le crisi d'ansia e insonnie, ma anche per provocare depressioni, amnesie e istinti suicidi. Una provocazione, quella lanciata dal dottor Paolo Gradnik, titolare della farmacia in questione ed ex presidente di Federfarma Lombardia, e raccontata stamani dal Corriere della Sera, per contestare la spinta alle liberalizzazioni del Governo Monti, che con il decreto Salva Italia ha anche introdotto la possibilità di sconto sui prodotti venduti in farmacia. Sconti si applicano anche a tutti i medicinali, compresi quelli di fascia A.
“Personalmente non condivido la mia scelta – afferma Gradnik al Corriere -, ma mi rimetto al giudizio degli italiani: sono un disgraziato che avvelena i suoi clienti o un eroe che salva l'Italia come dice il premier?”. E l’obiettivo è stato centrato, secondo il Corriere, che fa il punto sulle reazioni che sta scatenando l’iniziativa in queste ore anche tra i passanti della via milanese. “È un'operazione vistosa, lo riconosco - aggiunge Gradnik -. Tuttavia, visto che i farmaci ora sono da trattare come qualsiasi altra merce, così sia...”.
 

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