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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Coronavirus. L’appello Fnomceo ai medici: “Aderite all’Unità medico-specialistica della Protezione Civile”

immagine 21 marzo - L’Ordine invita i colleghi a dare la propria adesione alla task force istituita ieri dalla Protezione civile che ha aperto un bando per 300 medici che andranno a supportare le strutture sanitarie delle regioni più in difficoltà.
“Apprezziamo l’ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione civile, che istituisce una Unità medico-specialistica, composta da un massimo di trecento medici, a supporto delle strutture sanitarie delle Regioni più in difficoltà. Tale ordinanza va nel senso indicato dall’articolo 2 della nostra Costituzione, che sancisce come doveri inderogabili la solidarietà politica, quella economica, quella sociale. ”.
 
Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, accoglie l’ordinanza, firmata da Angelo Borrelli e in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. I trecento medici specialisti, scelti dallo stesso Capo Dipartimento della Protezione Civile sulla base delle specializzazioni richieste tra i medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale e delle strutture sanitarie private e tra i liberi professionisti, convenzionati o meno, aderiranno su base volontaria. Si renderanno disponibili a prestare attività “presso i servizi sanitari regionali, che ne facciano richiesta, individuati dal Capo del Dipartimento della protezione civile con priorità per quelli maggiormente in difficoltà operativa a causa dell’emergenza”.
 
“Mi associo all’appello del Governo, invitando i colleghi che abbiano i requisiti ad aderire, offrendosi per prestare servizio nelle zone più colpite dal Covid-19, portando così il loro prezioso aiuto alla cittadinanza – continua – e offrendo alla Protezione Civile uno strumento importante di intervento assistenziale. Gli Ordini, da parte loro, si prestano già sin d’ora a collaborare per individuare, eventualmente, i medici con i requisiti e titoli richiesti”. 
 
“La solidarietà, lo ribadiamo, è la chiave per uscire da questa emergenza – argomenta Anelli  -. Solidarietà dei medici verso i cittadini e verso i colleghi in difficoltà, come è nell’ordine naturale delle cose e nei dettami della Deontologia. Solidarietà tra le Regioni, come è nei fondamenti della nostra Repubblica e del nostro Servizio Sanitario Nazionale. Solidarietà tra cittadini, che devono rispettare la quarantena, per abbattere la diffusione dell’epidemia”.
 
“La stessa solidarietà chiediamo anche per i medici, che devono essere messi nelle condizioni di lavorare in sicurezza, con protezioni adeguate per qualità e quantità, e sottoposti alla necessaria sorveglianza sanitaria – aggiunge ancora  -.  Rinnoviamo i nostri appelli alle Regioni, perché dotino i medici di mascherine FFP3 e FFP2, guanti, visiere, sovracamici e quant’altro occorra, e sottopongano il personale Sanitario ai tamponi per la ricerca del Coronavirus, seguendo il parere del Comitato tecnico Scientifico della Protezione Civile e Ministero”.
 
“Alla Protezione Civile chiediamo infine l’impegno che i medici impiegati nell’Unità siano dotati dei Dispostitivi individuali di protezione di livello commisurato al rischio cui sono sottoposti – conclude -.  I medici stanno facendo la loro parte. Insieme, tutti insieme, ce la faremo”.
 
 
21 marzo 2020
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