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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Coronavirus. Consiglio nazionale forense: “Sanzioni ad avvocati che speculano sul dolore”

immagine 2 aprile - L’istituzione condanna fortemente le iniziative, “per fortuna limitate e marginali” emerse in questi giorni, di alcuni avvocati e studi legali che offrono prestazioni volte a incoraggiare azioni giudiziarie nei confronti dei medici e dei professionisti sanitari impegnati nell'emergenza Covid-19”. Fnomceo: “Siamo lieti di questo riscontro”.
“Il Consiglio nazionale forense assicura alla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri l'attenta e forte vigilanza di tutte le istituzioni forensi nell'individuare e sanzionare i comportamenti di quei pochi avvocati che intendono, speculare sul dolore e le difficoltà altrui, nel difficile momento che vive il nostro Paese”. Così il Cnf, l’istituzione di rappresentanza dell’intera avvocatura italiana, riunito oggi in seduta straordinaria, condanna fortemente le iniziative, “per fortuna limitate e marginali” emerse in questi giorni, di alcuni avvocati e studi legali che offrono prestazioni volte a incoraggiare azioni giudiziarie nei confronti dei medici e dei professionisti sanitari “impegnati in prima linea sul fronte dell'emergenza Covid-19 per tutelare e salvare la vita ai tanti cittadini coinvolti, anche a costo di mettere in pericolo la propria e quella dei loro familiari”.
 
“Comportamenti di alcuni iscritti - si legge nella delibera del Consiglio nazionale forense - che minano così anche l'immagine dell'avvocatura tutta, che invece, anche e soprattutto in queste circostanze, ancora una volta, sta dimostrando piena consapevolezza del ruolo sociale a cui è chiamata e a cui non intende sottrarsi”. 
 
La delibera, assunta oggi dal plenum del Cnf in seguito alla segnalazione pervenuta nei giorni scorsi dalla Fnomceo, “censura e condanna con forza e convinzione ogni comportamento che in qualsiasi forma e modo integri grave violazione di principi etici condivisi, principi etici che informano e non possono non informare la professione di avvocato”.  
 
E al personale sanitario italiano, il Consiglio nazionale forense “esprime in maniera forte e incondizionata la propria gratitudine a tutti i medici, ai professionisti sanitari e ai tanti volontari quotidianamente impegnati nella cura e nell’assistenza dei cittadini colpiti dal contagio e la propria vicinanza a tutti i dottori, operatori, volontari, che sono stati contagiati dal Covid-19 nell'esercizio della loro opera di cura”. 
 
Infine, la massima istituzione forense, la cui presidente Maria Masi è da giorni in contatto con il vertice dell’Ordine dei medici Filippo Anelli, esprime profonda solidarietà alla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, “impegnata a sua volta in questo difficile momento a tutelare l'immagine e il ruolo dei suoi iscritti, reclutati e offerti per il bene e la salute dell'intera comunità, e a cui si stringe in un rinnovato patto di collaborazione e alleanza”.
 
“Apprezziamo la forte voce di censura e condanna che si è alzata ieri dal Consiglio nazionale forense, verso gli iscritti che violano principi etici dell’avvocatura, speculando sul dolore altrui in questo momento così delicato per l’intero paese”. Così il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, commenta la nota del Consiglio nazionale forense dell’approvazione, in seduta straordinaria, di una delibera volta a stigmatizzare le iniziative,
 
“Le nostre professioni poggiano su una base valoriale contigua e comune – commenta ancora il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli -. Siamo lieti di questo riscontro ricevuto dalla maggior istituzione esponenziale dell’avvocatura, e che si aggiunge e compendia le tante analoghe dimostrazioni provenienti dai Consigli provinciali e dalle Unioni regionali degli Ordini degli avvocati, dimostrando, senza ombra di dubbio, quella vocazione e quel ruolo di garanti dei diritti che investono le Professioni del Medico e dell’Avvocato”.
2 aprile 2020
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