Diminuiscono nel 2011 gli infortuni sul lavoro e anche le morti bianche. Per i primi la flessione è stata del 6,4% rispetto al 2010 (passando da circa 776 mila a 720 mila), mentre i decessi sul lavoro sono scesi del 4,4%, passando da 973 del 2011 a 930 nel 2010.
A presentare i dati è stato il direttore generale dell'Inail, Giuseppe Lucibello, intervenendo ieri alla trasmissione
L’economia in tasca di
Radio1. Quelli illustrati da Lucibello sono solo un’anticipazione del rapporto sulla sicurezza e gli infortuni sul lavoro in Italia che sarà presentato prossimamente dall’Inail. E che conterrà buone notizie, perché quello in diminuzione è una “tendenza positiva” che si conferma già da alcuni anni e che “ci incoraggia a proseguire con le iniziative in corso in materia di prevenzione e informazione”. Tuttavia, precisa il direttore generale dell'Inail, “questi dati sono al netto della crisi, al netto della crisi, che ha comunque contratto l'occupazione”.
In arrivo, inoltre, dati più attendibili sulle malattie professionali. Per questa voce “la tendenza è in salita”, ha spiegato Lucibello, precisando, però, che questo è dovuto al fenomeno dell'emersione del passato e dell'obbligo di denuncia che incombe sui medici competenti, cioè i medici del lavoro, e su chiunque abbia notizia. “Oltre al fatto – ha concluso il direttore generale dell’Inail -, che talune malattie prima non specificamente individuate, oggi sono contenute in una tabella del 2008 che obbliga la denuncia".