"Pur nella consapevolezza della necessità di una rivisitazione delle competenze della professione infermieristica riteniamo però che ciò non si possa realizzare attraverso processi di confronto unidirezionali. Cosa che purtroppo è avvenuta con il documento emerso dal tavolo di lavoro tra Ministero della Salute e Regioni sul tema delle competenze infermieristiche in cui non si è adottato assolutamente un metodo condiviso e da cui è emerso un testo con troppe ombre". Lo afferma il presidente del Sumai-Assoprof Giuseppe Nielfi commentano il documento sull'implementazione delle competenze professionali infermieristiche formulato dal Ministero della Salute e dalle Regioni.
"Oltre al metodo adottato che ha visto il non coinvolgimento dei medici - prosegue Nielfi - nel documento da un lato si è persa l'occasione di rafforzare il ruolo collaborativo ed assistenziale dell'infermiere e dall'altro non si chiariscono nemmeno quali dovrebbero essere le responsabilità di ciascun operatore sanitario e questo punto rappresenta una gravissima lacuna che rischia di avere pericolose conseguenze negative soprattutto per i pazienti".
"Se si desidera invece affrontare il tema in modo costruttivo ed evitare invasioni di campo - spiega Nielfi - occorrerebbe, in modo collegiale, definire chiaramente le responsabilità e le competenze, ricordando però che spetta unicamente ai medici la titolarità della diagnosi e della cura e la responsabilità nel percorso clinico-assistenziale".
"In ogni caso - conclude il presidente del Sumai-Assoprof - il nostro sindacato non ha nessun pregiudizio sul tema ed è pronto a dialogare purché ciò avvenga senza l'esclusione dei medici ed è per questo che insieme ad altri sindacati di categoria abbiamo chiesto un incontro urgente con il Ministero della Salute e le Regioni"