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QS Edizioni - martedì 14 maggio 2024

Lavoro e Professioni

Covid. Mandelli: “Risposta su territorio sarebbe stata più incisiva se farmacia dei servizi fosse stata pienamente operativa”

immagine 13 novembre - Il presidente della Federazione commenta i dati dell’ultimo report sulle farmacie italiane.  E sui vaccini: “Noi abbiamo fatto proposte concrete, sulla base di quanto si fa nei moltissimi in cui il farmacista può vaccinare. Non è pensabile che mentre tutta l’Europa va in quella direzione l’Italia resti fanalino di coda”.
“Dal rapporto emerge il quadro di una professione che vuole fare di più accanto ai medici e agli infermieri, ma anche la conferma che farmacisti e farmacie italiane hanno svolto un ruolo importante durante l’emergenza COVID. E, come ricordo in tutte le sedi, la risposta del territorio sarebbe stata ben più incisiva se la farmacia dei servizi fosse già stata pienamente operativa” ha esordito il presidente della Fofi, Andrea Mandelli intervenendo alla presentazione del terzo Rapporto annuale sulla farmacia italiana realizzato da Cittadinanzattiva.
 
 
“La pandemia – ha precisato - ha infatti reso difficile l’accesso a ospedali e ambulatori - travolti dalla marea dei casi Covid – e “i molti pazienti che avrebbero potuto essere curati a casa hanno visto ridursi al minimo l’assistenza, mentre con sistemi di telemonitoraggio e con il ricorso alla telemedicina, previsti nel modello della farmacia dei servizi avrebbero potuto essere seguiti al meglio”.
 
Mandelli ha proseguito dicendo che il paese, se non vuole ignorare la lezione della pandemia, “deve raccogliere due sfide. La prima è la riorganizzazione della sanita territoriale, per la quale credo che sia necessario trovare finanziamenti adeguati anche ricorrendo ai fondi del MES”.
 
“La seconda – ha detto - è che tra poche settimane potremo avere a disposizione due armi fondamentali, i vaccini contro il SARS-CoV2 e gli anticorpi monoclonali. Ma occorre intervenire subito su aspetti cruciali. I vaccini richiederanno sistemi di stoccaggio e distribuzione particolari, molti richiederanno due somministrazioni e, non sapendo oggi la durata dell’immunità conferita, magari anche una terza. E questi milioni di vaccinazioni andranno eseguite rapidamente, senza colli di bottiglia organizzativi. Noi abbiamo fatto proposte concrete, sulla base di quanto si fa nei moltissimi in cui il farmacista può vaccinare. Non è pensabile che mentre tutta l’Europa va in quella direzione l’Italia resti fanalino di coda”.
13 novembre 2020
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