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QS Edizioni - domenica 28 aprile 2024

Lavoro e Professioni

Covid. Decisivo il ruolo dei mmg nella riduzione dell'impatto dell'infezione su anziani e soggetti fragili. Lo studio su BMJ Open

immagine 19 marzo - I pazienti ad alto rischio contattati dai MMG hanno mostrato una riduzione del rischio del 50% di mortalità per COVID-19 e una riduzione del rischio del 70% di morbilità e ospedalizzazione per COVID-19 rispetto ai pazienti non contattati. LO STUDIO
Il MMG che svolge un ruolo attivo nella gestione dei contatti con pazienti Covid è in grado di ridurre l'impatto dell’infezione sugli anziani e sui soggetti clinicamente più vulnerabili? Sulla base di solidi dati statistici, possiamo rispondere “sì” alla domanda.  
 
I dati sono quelli contenuti in studio di coorte retrospettivo sulla popolazione residente in provincia di Milano e Lodi (127.735 arruolati), di età superiore ai 70 anni, con condizioni croniche specifiche pubblicato sul BMJ Open.
 
Attraverso un algoritmo predittivo per rischio di mortalità globale, basato sulle caratteristiche demografiche e cliniche, gli arruolati sono stati stratificati in classi di livello di rischio di morte per infezione da COVID-19. 
 
Il gruppo ad alto rischio è stato assegnato al MMG per il triage telefonico e la consultazione. La coorte ad alto rischio è stata divisa in due gruppi in base all'intervento: non contattati vs. contattati.
 
I pazienti con aumentato rischio di morte erano 127.735; i 495 669 pazienti non ad alto rischio non sono stati inclusi nell'intervento. Tra i soggetti ad alto rischio, 79.110 sono stati inclusi ma non contattati dai loro MMG, mentre 48.625 sono stati inclusi e contattati.  
 
I pazienti ad alto rischio contattati dai MMG hanno mostrato una riduzione del rischio del 50% di mortalità per COVID-19 e una riduzione del rischio del 70% di morbilità e ospedalizzazione per COVID-19 rispetto ai pazienti non contattati.
19 marzo 2021
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