“Grazie al fattivo contributo del Consiglio nazionale, abbiamo fatto i compiti”. Così il presidente dell’Enpaf, Emilio Croce, ha annunciato l’approvazione ieri, da parte del Consiglio Nazionale, delle modifiche al regolamento di previdenza e assistenza dei farmacisti proposte dal Consiglio di Amministrazione dell'Ente.
Elevazione dell’età pensionabile da 65 a 68 anni a decorrere dal 1° gennaio 2013 per la pensione di vecchiaia, con successivo incremento in relazione all’aumento dell’aspettativa di vita, e innalzamento dei requisivi assicurativi della pensione di anzianità, di cui, peraltro si prevede l’abrogazione nel 2016. Sono questi i cardini intorno ai quali ruota la proposta di riforma di regolamento dell’Enpaf che viene ora trasmessa ai ministero del Lavoro e dell’Economia per l’approvazione definitiva.
Con le modifiche l’Ente conferma sul piano attuariale il proprio salto previdenziale positivo a 50 anni, rimanendo con il proprio sistema di calcolo a prestazione definita.
Nel corso della seduta di ieri, inoltre, il Consiglio nazionale ha approvato il bilancio d’esercizio 2011, che presenta un avanzo pari a 125 milioni di euro. Il patrimonio netto dell’ente sale a 1,53 miliardi di euro: al primo gennaio 2012 la riserva legale copre 9,69 volte la spesa pensionistica 2011.
“Dimostrato l’equilibrio strutturale a 50 anni coerentemente a quanto imposto dall’art. 24 del decreto Salva Italia, riteniamo che sia giunto il momento di promuovere il rilancio della nostra professione”, ha poi affermato Croce. “Non possiamo – ha aggiunto – arrenderci di fronte alle ulteriori penalizzazioni che sembrano abbattersi sul sistema farmaceutico. Con la solidità strutturale del saldo previdenziale a 50 anni, raggiunta senza elevare il prelievo contributivo, incentiveremo le iniziative assistenziali a sostegno del reddito, considerato che la crisi sarà lunga e le soluzioni non saranno indolori”.