La dichiarazione di Federfarma sul rischio che si perdano 20 mila posti di lavoro a causa dei tagli contenuti nella spending review sono “un’offensiva nei riguardi delle professionalità espresse e dei sacrifici che ogni giorno devono compiere i loro dipendenti per mantenere alto il livello dei servizi, a fronte di stipendi che sicuramente non sono all’altezza di personale laureato che opera nella sanità”. A dichiararlo i farmacisti non titolari della Fiafant, definendo le parole di Federfarma “un ricatto inaccettabile”.
“I dipendenti delle farmacie private – afferma ancora la Fiafant in una nota - sono, nella maggioranza, in numero strettamente necessario all’espletamento dei servizi e delle attività proprie della struttura”. La Fiafant “non comprende come possano essere ulteriormente ridotti gli organici delle farmacie se non a danno della qualità e sicurezza dei servizi e della tutela dei cittadini”.
Inoltre, per i farmacisti non titolari, “la presa di posizione di Federfarma giunge non corretta anche perché nell’incontro, fortemente voluto dal Presidente Fofi, Andrea Mandelli, tutte le categorie della nostra professione avevano convenuto, visto il momento di gravissima crisi e di attacco al settore, di fare fronte comune con proposte e suggerimenti al Governo”. Per questo la Fiafant torna a chiedere che “si continui a uniformare le nostre voci di protesta cosi’ come convenuto al tavolo Fofi il 20 giugno 2012”.