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QS Edizioni - venerdì 26 aprile 2024

Regioni e Asl - Lazio

Ludopatia. Il Consiglio regionale contro lo slogan della Giunta “Slot free. Qui si vince davvero!”

immagine 12 novembre - La frase appare sul marchio “slot free” realizzato dalla Regione per valorizzare gli esercizi pubblici che decideranno di non ospitare macchine mangiasoldi nei propri locali, disincentivando così il gioco. Ma per molti consiglieri, dai diversi schieramenti, con quello slogan sembra piuttosto un incentivo a giocare.
Sembra un invito al gioco d’azzardo il messaggio a caratteri cubitali “Slot free. Qui si vince davvero”. E invece il messaggio del poster che la Regione Lazio si prepara ad affiggere sulle vetrine degli esercizi pubblici che mettono al bando macchine mangiasoldi dovrebbe essere l’esatto contrario. Sono questi i termini della discussione avvenuta negli scorsi giorni in consiglio regionale sullo schema di deliberazione di Giunta n. 82, contro il gioco d’azzardo patologico, all’esame della settima commissione consiliare permanente, Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da Giuseppe Simeone (FI).

Il possesso del marchio –prosegue il disciplinare - costituisce prerequisito per l’ottenimento di eventuali forme di valorizzazione e incentivazioni di carattere economico oltre ad essere considerato dalla Regione Lazio titolo di preferenza nella concessione di eventuali finanziamenti, benefici e vantaggi economici comunque denominati. Benché tutti d’accordo sulla necessità di dare attuazione a una legge regionale in materia di ludopatie approvata sei anni fa, le critiche rivolte al marchio sono state numerose, a partire da quelle della consigliera Chiara Colosimo (FdI) secondo la quale, riferisce una nota dell’ufficio stampa del Consiglio regionale, anche la frase “Slot free” si presta all’equivoco e rischia di venire tradotto da chi conosce anche poco l’inglese come “Slot gratis”.

“Sembra effettivamente un incentivo a entrare a giocare”, secondo il consigliere Antonello Aurigemma (Gruppo Misto) il quale ha chiesto lumi in merito al lavoro fatto fino ad oggi, all’attività dell’Osservatorio regionale sul fenomeno del gioco d'azzardo patologico previsto dalla legge, e ha chiesto il blocco dello stanziamento di 300 mila euro per l’apposito sito.Perplessità sul marchio sono state espresse anche da Enrico Panunzi (Pd).
12 novembre 2019
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