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QS Edizioni - giovedì 16 maggio 2024

Gorga (Omeoimprese): “Più il settore ottiene riconoscimenti, più i detrattori vanno in fibrillazione”

27 luglio - Gentile Direttore,
da Presidente di Omeoiprese non posso esimermi dall’entrare nel dibattito scaturito dalla decisione del Nationa Health Service britannico (NHS), il servizio sanitario della Gran Bretagna, di avviare una riflessione in merito all’opportunità o meno di mantenere rimborsabili i farmaci omeopatici all’interno del servizio sanitario. E’ mio dovere intervenire perché è incredibile come proprio in un momento in cui, finalmente, anche in Italia le Istituzioni, a cominciare dal Ministero della Salute, riconoscono in maniera ufficiale la medicina omeopatica, i media alimentino un’informazione approssimativa volta a screditare un comparto che invece risulta essere serio e attento alle esigenze dei cittadini.
Se un attimo prima la Svizzera ha deciso di rendere rimborsabili i medicinali omeopatici (dal primo agosto) e la Farmindustria tedesca ha definito l’omeopatia “efficace” anche in pima scelta, ecco che subito occorre trovare una notizia che possa spostare nuovamente l’attenzione e creare dubbio, confusione e sconcerto sulla medicina omeopatica.

In molti hanno scritto che la Gran Bretagna giudica i medicinali omeopatici non efficaci. Ebbene, non è così. Togliere dal servizio sanitario nazionale la possibilità di un rimborso è una scelta economica e non di merito. Tanto più che si tratta solo di una prima valutazione e non di una decisione irrevocabile come s è voluto far credere attraverso gli organi di stampa.

Quanto all’Italia, ci troviamo di fronte alla più importante rivoluzione del settore che dovrebbe mettere fine a pregiudizi ideologici che purtroppo, spesso, arrivano anche dal mondo accademico.

Da gennaio 2019, infatti, tutti i prodotti omeopatici in commercio saranno classificati solo e unicamente come medicinali e saranno contrassegnati con l’AIC, l’Autorizzazione per l’Immissione in Commercio rilasciata dall’Agenzia Italiana del Farmaco. Per ottenere l’autorizzazione  le aziende hanno avanzato la richiesta presentando complessi e dettagliati dossier entro lo scorso giugno. Le prime risposte positive stanno già arrivando. Questo dovrebbe sgomberare il campo da ogni dubbio. Mi chiedo come mai la medicina omeopatica faccia così paura…

Giovanni Gorga
Presidente Omeoimprese
27 luglio 2017
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