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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Lettere al Direttore

Tutti alla manifestazione del 27 ottobre, delusi da Monti 

di Marcella Gostinelli
10 agosto - Gentile Direttore,
sono una infermiera dirigente del Centro oncologico di Sesto Fiorentino e volevo dirle che ci sarò anch’io alla manifestazione a Roma ad ottobre e farò più del mio possibile perché tanti altri colleghi infermieri e medici, psicologi tecnici e cittadini ci siano.
 
Vorrò esserci anche per mostrare il mio rammarico per averle creduto Presidente Monti, per averle dato fiducia. Il suo modo di essere e di fare sobrio, la sua competenza, la sua serietà, la sua padronanza del momento storico ci avevano rassicurato, ci avevano illuso di essere finalmente in mani buone ed allora anche i sacrifici richiesti li abbiamo compresi, accettati, e li avremmo accettati anche in ambito sanitario, ma di fronte alla sua fredda capacità di mero calcolo matematico, al suo unico sapere contabile mostrato, di fronte alla indifferenza sua e dei suoi ministri, mostrata nei confronti dell’umana complessità, di fronte alla non considerazione della perdita del tocco umano in sanità, con questo provvedimento, di fronte alla indifferenza di calcolo per ciò che accadrà all’uomo malato dopo questo provvedimento, siamo caduti di nuovo nel panico, nello sgomento, nello smarrimento per il senso di abbandono da parte del governo. 
 
Dov’è il rigore umano che dovrebbe accompagnare la sua esperienza e competenza, Professor Monti? Dove è la competenza antropologica che un Professore ed un Primo Ministro come lei dovrebbe avere? La sua competenza dovrebbe avvalersi anche della attitudine a comprendere la sofferenza dell’altro, non dico l’empatia, ma l’inclinazione a comprendere chi soffre, chi non sa, chi non è informato, chi vive disuguaglianze ormai divenute iniquità. Io ci sarò Prof. Monti a Roma per farle sapere quanto soffriamo per lo sfacciato impoverimento, in termini materiali e morali, che provocate alle professioni mediche e sanitarie in generale ed in particolare all’uomo malato privato del riconoscimento di una sua complessità ontologica. 
Ma la rabbia più grande è data dal fatto che non avete consultato nessuno di quelli che vivono la prima linea ogni giorno, che accolgono i cittadini malati, smarriti, in cerca di ospitalità e cura, in cerca di qualcuno a cui affidarsi per potersi curare bene, come l’uomo malato meriterebbe. Se cosi aveste fatto forse avreste potuto rendervi conto che potevate fare meglio per la salute di un popolo che dite di governare ma che si sente”sgovernato”. 
 
La sola competenza ragionieristica per far tornare i conti non aiuta chi vive gia condizioni di disuguaglianza sociale e sanitaria, non aiuta chi è malato ed ha creduto fino ad oggi che il diritto alla salute fosse un diritto assoluto e non un diritto relativo condizionabile dalle risorse a disposizione e non ha preso provvedimenti perché non poteva o perché non avrebbe mai immaginato di doverlo fare, essendo già contribuente e talvolta anche beneficiario di un servizio sanitario detto pubblico. 
Il cittadino ha paura della malattia, ha paura della sofferenza, ha paura di non riuscire a curarsi in un luogo che non sia il miglior luogo, il cittadino comune sa che esistono luoghi dove ci si cura proprio bene e altri dove non ci si cura come si dovrebbe, questo lo sapeva già, ma oggi con i vostri provvedimenti sa anche che avrà a che fare con medici che non potranno fare proprio tutto quello che vorrebbero, con infermieri che dovranno essere sempre meno quelli che garantiscono la continuità con la sofferenza, con la malattia, con il dolore con il disagio sociale.
 
Con queste riflessioni invito tutti a Roma alla manifestazione ed anche ad organizzarsi per aiutare i cittadini a non sentirsi soli, abbandonati. Invito in particolare gli ordini i collegi a creare spazi informativi di supporto alle persone comuni a chi fa altro nella vita a chi cura altre cose e non la salute o la malattia.
Cari Colleghi esprimete anche voi il vostro dispiacere autentico e partecipate con noi a Roma alla manifestazione.

Marcella Gostinelli
 
10 agosto 2012
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