24 agosto -
Gentile Direttore,
vi sono titoli e relativi articoli che esercitano un forte disagio emozionale, non privo di contraddizioni. In particolare mi riferisco al discorso trapianti. Leggere che nel 2011 sono stati praticati
161 trapianti su bambini, non si può far a meno di pensare all’altrettanta mortalità infantile che li ha permessi e non maggiormente edificante sapere che 195 piccoli pazienti, inconsciamente, aspettano che altrettanti coetanei perdano la loro vita per poter avere l’opportunità di prolungare la propria.
In attesa che la ricerca porti alla scoperta di organi prettamente artificiali, legittima la libertà d’informazione volta allo scopo d’invogliare sempre più genitori di piccole vittime, ad elargirne gli organi. Personalmente non riesco ad estraniarmi dall’inevitabile dramma iniziale, seppur comprendendo che altri genitori gioiscono per i loro piccini guariti.
Nadia Negri
assistente amministrativo ospedale Maggiore di Bologna
Patrizia Alvisi
fisioterapista ospedale Maggiore Bologna