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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Lettere al Direttore

L’istituzione della Direzione Assistenziale a Trento e le paure dei medici

di Marcello Bozzi
16 febbraio -

Gentile Direttore,
prendo atto dalla Rivista da Lei diretta che la P.A. di Trento (storicamente Area nobile del Paese – da sempre attenta ai bisogni delle persone), d'iniziativa dei consiglieri Claudio Cia, Alessia Ambrosi e Katia Rossato (FdI) presenta un Disegno di Legge (n. 160/2022) finalizzato alla istituzione della Direzione Assistenziale, a completamento della Direzione dell’Azienda Provinciale per i Servizi alla Salute, già in essere con le figure del Direttore Sanitario, del Direttore Socio-Sanitario e del Direttore Amministrativo, oltre ovviamente alla figura del Direttore Generale.

Il titolo della proposta di legge non lascia adito a dubbi e recita “Modificazioni della legge provinciale sulla tutela della salute 2010: istituzione della direzione assistenziale e valorizzazione del personale infermieristico”.

Colpisce il posizionamento dell’Ordine dei Medici della Provincia Autonoma di Trento che esprime forte preoccupazione in quanto la Direzione Assistenziale ipotizzata nel DL 160/2022 “può creare confusione e aumentare la frammentazione del sistema delle professionalità sanitarie”.

Penso che sia opportuno evidenziare quanto segue:

  • la direzione delle professioni sanitarie è normata da legge (l. 251/92 e smi, l. 251/2000, l. 43/2006) e riconosciuta nel CCNL Dirigenza Sanitaria), e si sviluppa nelle medesime articolazioni oganizzative delle altre Dirigenze Sanitarie (fino alla Direzione SC e Dipartimentale);
  • la proposta di legge nasce evidentemente da una analisi approfondita da parte della Politica della PA di Trento relativa ai grandi cambiamenti demografici, epidemiologici, sociali e socio-economici che hanno interessato il contesto provinciale e la conseguente necessità di prevedere una competenza specifica che riguarda circa l’80% dei sevizi per la garanzia della risosta ai bisogni di salute delle persone e per la governance di una pari quota percentuale di risorse, distribuite nelle 4 aree di cui alla l. 251/2000;
  • si tratta di una nomina che segue le medesime procedure previste per le altre figure apicali della Direzione dell’Azienda Provinciale per i Servizi alla Salute;
  • è una valorizzazione vera del sistema assistenziale e di tutte le 22 professioni sanitarie, oltre ovviamente agli operatori di supporto, finora poco riconosciute e poco considerate (o valorizzate solo a parole … ma non nei fatti);
  • tale sviluppo trova già attuazione in Emilia Romagna e analoga proposta di legge è “in progress” in Regione Lombardia;
  • è difficile comprendere la proccupazione di OMCEO relativamente alla possibilità che la nuova Direzione Assistenziale possa “creare confusione e aumentare la frammentazione del sistema delle professionalità sanitarie”, stante il fatto che l’applicazione del DM 70/2015 e, più ancora, del DM 77/2022, richiedono conoscenze e competenze specifiche, sia nelle funzioni di analisi e programmatoria (che sembra essere lo spirito della norma) e nelle fasi organizzative ed operative (articolazioni già in essere), non mutuabili con altri professionisti stante le caratterizzazioni e le specificità delle singole Discipline e dei relativi percorsi formativi.

Un plauso ai proponenti del disegno di legge, con l’auspicio che possa trovare una rapida approvazione e che la stessa linea possa trovare seguito anche nelle altre aree del Paese.

Parallelamente, piena disponibilità all’OMCEO di Trento per un sereno confronto sulla questione posta in discussione.

Dott. Marcello Bozzi
Segretario ANDPROSAN – Associata COSMED

16 febbraio 2023
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