15 novembre -
Genntile direttore,
credo che la lettera di
Marco Bugne, chiarisca in modo esaustivo i cambiamenti avvenuti all’interno delle professioni Sanitarie e nelle organizzazioni dove dette professioni operano. Vorrei solo ricordare che se si parla di Management, è dal 1964 che viene insegnato agli Infermieri Dirigenti, mentre nei corsi di Medicina e Chirurgia, anche nel 2012, non è previsto nessun insegnamento.
Purtroppo se si va ad analizzare il ruolo Dirigenziale, dove il Management è il Paradigma principale, si nota come a fronte del 100% di Dirigenti medici, solo 1% sono i Dirigenti delle Professioni Sanitarie Assistenziali.
Ricordando che: il funzionamento di un qualsiasi reparto ospedaliero non può essere analizzato in termini di ruoli direttivi e di ruoli subordinati o di contenuto delle singole mansioni..... In quel reparto si confrontano professioni organizzate, gli attori non sono solamente detentori di ruoli organizzativi, ma sono membri di professioni organizzate; le logiche non sono soltanto quelle organizzative, ma sono logiche professionali.”
Ma tralasciando, queste polemiche, che non servono sicuramente né ai cittadini, ma neanche a noi professionisti, e chiarendo che il medico è il responsabile del percorso Diagnostico Terapeutico, mentre i Professionisti Sanitari Assistenziali sono i responsabili del percorso Assistenziale, servono delle alleanze e sinergie professionali in modo da creare veramente una Equipe multi disciplinare che favorisca il bisogno di salute delle Persone.
Ricordando che: Nessuna Professione può rivendicare l'esclusività nel trattamento di un problema di salute.
Nessun servizio può avocare a sé il merito del risultato complessivo in termini di salute ottenuto nei confronti di una persona.
Dott. Fabrizio Polverini
Coordinatore Comitato Infermieri Dirigenti
Piemonte e Valle d’Aosta