Lettere al Direttore
Ai medici la specializzazione la paga lo Stato invece alle altre professioni sanitarie la pagano le famiglie
di Alessandra MeddaGentile direttore,
nel 2005 con la legge 266 l’Italia si è adeguata all’Europa, prevedendo un compenso per i tirocini di specializzazione, una legge giusta ma discriminante, in quanto solo i medici specializzandi ne beneficiano. Alla conforme retribuzione mensile di 1650 euro, sono escluse le altre categorie: psicologi, farmacisti, veterinari, biologi, chimici, specialisti in fisica medica.
AUPI condivide, con tutta la Fassid, FVM e L.A.Psi, che la normativa vada adeguata in quanto anticostituzionale: ai medici la specializzazione la paga lo Stato invece alle altre professioni sanitarie la pagano le famiglie, così vengono meno i principi uguaglianza, tutela dei meritevoli e della giusta retribuzione del lavoro.
Riteniamo che i colleghi tirocinanti, non solo psicologi ma di tutta l’area sanitaria, meritino medesimo adeguamento. Non solo per una onesta ugualità di opportunità professionalizzanti ma anche per la dignità del lavoro che i tirocinanti svolgono nei servizi sanitari. L’auspicio sarebbe, considerato l’esiguo numero di scuole pubbliche, estendere le borse di studio ai più meritevoli che aspirano intraprendere il percorso formativo anche in altre scuole riconosciute dal MIUR.
Frequentemente, molti giovani non hanno la possibilità di affrontare i cospicui costi che una scuola di specializzazione comporta (tra i 20 e 30 mila euro), aprendo pertanto scenari di abbandono formativo o persino percorsi lavorativi sottopagati e impropri (es. servizi previsti dalla Lg. 162). Spesso è solo grazie al paziente accantonamento economico e alla propria autodeterminazione, che alla soglia dei 40 anni, si matura la possibilità di iniziare una scuola di specializzazione.
Dall’altro canto, il lavoro svolto in qualità di tirocinanti rappresenta un apporto significativo di cui il SSN beneficia. Il contributo dato, per quanto di loro competenza, spesso, facilita i processi di efficienza, compensando la carenza di organico e il mancato turnover. Le loro competenze piuttosto che premiate e riconosciute anche livello contributivo, svaniscono nella completa trasparenza e gratuità, finendo in quel monte di produttività sommersa che invece, molto spesso, ha perfino avuto un peso nel concorrere agli obiettivi di budget aziendali.
Per queste condivisibili ragioni, Aupi sarà presente alla manifestazione del 23.03.2024 in p.zza SS. Apostoli a Roma, organizzata da L.A.Psi, in quanto riteniamo che la norma vada adeguata e si promuova il processo di professionalizzazione indiscriminatamente.
Alessandra Medda
Vicesegretario AUPI