2 dicembre -
Gentile direttore,
Si parla tanto del patto della salute, un sistema che dovrebbe dare slancio alla sanità, una conversione di tutte le figure assistenziali. Nel testo si affronta solo il problema di sviluppo professionale per i laureati definendo e differenziando all’interno di una assistenza sanitaria una gestione prettamente di natura professionale tralasciando la professione ormai integrata di molti operatori (OSS –Infermieri Generici – Puericultrici) come se questi non esistessero.
Non spetta solo agli infermieri il riconoscimento di un ruolo.
Tutti questi “effetti speciali” che il patto della salute, con le sue misure, sta mettendo in luce, riguardano unicamente una sola professione, quella infermieristica. Sarà bene ricordare al Ministro della Salute (
vedi documento allegato) l'esistenza di altre figure, e all’Ipasvi che nessuno ha firmato una delega in bianco per permettergli di discutere sui tavoli, anche a nome di altre professioni (200 mila Oss, 20 mila infermieri generici, 10 mila puericultrici).
Angelo Minghetti
Presidente Migep