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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Lettere al Direttore

Lazio. Le nuove assunzioni, i concorsi e le politiche clientelari che non si riescono a rottamare

di Maddalena Zippi e Bernadette Macchione (Anaao Giovani)
29 febbraio - Gentile direttore,
in occasione del Giubileo Straordinario, col Decreto del Commissario ad Acta della Regione Lazio n. U00402 (Bollettino Ufficiale n. 67 del 20/08/2015), è stato previsto il reclutamento di personale sanitario (medici e comparto) da parte delle Aziende ed Enti del SSR. Tale provvedimento sottolineava in modo inequivocabile che le assunzioni sarebbero avvenute con contratto a tempo pieno e determinato, mediante apposite procedure selettive per titoli e colloquio. La scorsa settimana è andato in onda un servizio, su una rete nazionale, che pone dubbi sul corretto espletamento di tali procedure concorsuali, svoltesi presso una struttura universitaria romana.
 
Al termine di tale servizio, il Ministro Lorenzin concludeva con “C’è del marcio in Danimarca!”. Volendo immaginare, in buona fede, che ciò possa essere solo uno scoop mediatico, questo episodio lascia comunque riflettere a lungo. E’ possibile che nel 2016 possa ancora esistere “politiche clientelistiche”? Esiste ancora, o è mai esistito, il concetto di “meritocrazia”? In vista dei prossimi concorsi di stabilizzazione del personale precario, operante presso le strutture del SSN in parte da almeno 10-15 anni, ed aperto a tutti…cosa ci potremmo aspettare? In caso di veridicità del servizio andato in onda un bis di questo accaduto?

Il 2015 ha visto due importanti sentenze a favore dei precari, vinte al TAR, che aprono la strada a numerosi ricorsi. La prima del 5 febbraio 2015 della Corte d'Appello di L'Aquila (Sezione lavoro) e la seconda del 26/10/15 n. 1528 del Tribunale di Trani. E allora, se consideriamo che molti medici precari sono in possesso dei requisiti per poter fare ricorso, la cassa della Regione potrebbe risentirne in maniera importante. Noi non vorremmo mai che si aprisse un contenzioso che diventerebbe incolmabile.

Ci auguriamo che tutto finisca in una “bolla di sapone”, non perché l’episodio venga “oscurato”, ma perché non sussistano i fatti. In caso contrario, chiediamo alla Regione una forte politica di trasparenza e di meritocrazia per i prossimi ed imminenti concorsi che dovranno uscire, altrimenti crediamo che si sentirà parlare troppo spesso di ricorsi.
 
Maddalena Zippi
Bernadette Macchione
Anaao Giovani Regione Lazio
29 febbraio 2016
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