28 settembre - Gentile direttore,
in relazione alla lettera del 27 settembre ‘Il Mef e la dignità degli Operatori socio sanitari’, rappresento che è ferma determinazione del Ministero della Salute e delle Regioni, su mia proposta, confermata dall’Atto di indirizzo  con il quale si dettano le direttive all’Aran per il rinnovo del contratto del comparto, di istituire nell’articolazione del personale l’area dell’integrazione sociosanitaria nella quale inserire in primis il personale appartenente al profilo professionale di operatore sociosanitario.
 
Questa convinta scelta è determinata dalla necessità di adeguare l’articolazione della classificazione del personale alla mutata evoluzione dell’organizzazione del lavoro in sanità ad  iniziare dall’ avvio, finalmente, dell’attuazione dell’integrazione sociosanitaria, come dispone il vigente Patto per la Salute.  
Il profilo di OSS, così, verrebbe venir meno l’inquadramento desueto nel ruolo tecnico con il riconoscimento nell’area con la quale ha in comune sia la mission che l’aggettivo al proprio nome, sociosanitario appunto.
 
Come il Comitato di settore ha già chiarito in forma scritta al MEF questa direttiva del Ministero della Salute e delle Regioni non è in contrasto, bensì ne anticipa gli effetti, al varo del decreto interministeriale di istituzione dell’area delle professioni sociosanitarie prevista dal dlgs 502/92 e non ancora realizzato e della cui realizzazione ne sono convinto assertore, come da tempo ne ho sollecitato per scritto l’attuazione.
 
Convinto, insieme agli Assessori delle Regioni, che questa scelta sia la più corretta e funzionale per apprezzare contrattualmente il personale OSS e per contribuire ad un migliore qualità delle prestazioni rese ai cittadini, colgo l’occasione per inviare i più cordiali saluti ed il ringraziamento per il contributo che anche gli OSS forniscono per l’attuazione del diritto alla salute.
 
Vito De Filippo
Sottosegretario alla Salute

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