toggle menu
QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Lettere al Direttore

Responsabilità professionale. Da nuove linee guida danni per sofferenti psichici e omosessuali

di Manlio Converti
21 ottobre - Gentile direttore,
sono convinto che esistano almeno due categorie sociali che per diversi motivi subiranno un grave danno e vedranno ridurre i propri diritti civili, oltre che quelli sanitari, dalla restrizione del discorso medico-legale intorno alle linee guida. Sto parlando tanto dei sofferenti psichici quanto delle persone Lgbt.

1) I sofferenti psichici, possono essere sottoposti a TSO oppure essere espulsi dalla società e dalle famiglie in esosi e sempre più numerosi manicomi privati. La costruzione prevista delle Linee Guida produrrà un evidente ulteriore squilibrio di forze verso una società oppressiva e violenta contro i pazienti della Salute Mentale giacchè saranno scritte solamente da società, enti o associazioni scientifiche, asettiche ed estranee alla complessità del vissuto umano e familiare. A mio avviso, e chiedo il sostegno e l'opinione in rete di colleghi più esperti e autorevoli di me, occore che sia quanto meno riconosciuta a pari titolo, nella realizzazione delle Linee Guida per i Sofferenti Psichici, una rete di Osservatori Regionali per la Salute Mentale collegati a livello nazionale col Ministero competente.

2) Le persone omosessuali, i neonati intersessuali, i minori Gender Variant, gli adolescenti e adulti lesbiche, gay, transgender o transessuali, non esistendo in Italia nessuna associazione medica Lgbt, vedranno scrivere le Linee Guida da parte della associazioni mediche cattoliche, nel probabile silenzio-assenso delle altre associazioni, enti e società che finora hanno taciuto sulla mancata "depatologizzazione dell'omosessualità". In questo caso il problema è molti più delicato ed arduo da risolvere. Di fatto i medici Lgbt sono terrorizzati all'idea di fare Coming Out attualmente Ciò nonostante è necessario che sia riconosciuto, al fine di correggere o scrivere Linee Guida per le persone Lgbt, almeno un Osservatorio di Professionisti della Sanità, quanto meno Gayfriendly, che si attenga strettamente alle nozioni di Medicina di Genere Lgbt e alle indicazioni della WPA (associazione mondiale degli psichiatri).

Nella speranza che la nuova legge possa essere un ottimo strumento per moderare la sperequazione tra responsabilità medica ed effettiva malasanità, tuttavia mi chiedo perché non si odano ancora gli squilli di Psichiatria Democratica o altri epigoni di Basaglia per la tutela dei sofferenti psichici.

Nel merito delle persone Lgbt, su mio suggerimento, è stata invece presentata e sottoscritta una seconda interrogazione parlamentare da parte dell'On. Anna Maria Carloni sulla completa depatologizzazione dell'omosessualità nel nostro Paese e sull'assunzione responsabile da parte del SSN delle indicazioni della WPA. Il Ministro Lorenzin non ha mai risposto neanche alla prima...
 
Manlio Converti
Psichiatra 
21 ottobre 2016
© QS Edizioni - Riproduzione riservata