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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Lettere al Direttore

Codice infermieri. Due minuti ad articolo

di Marialuisa Asta
29 aprile - Gentile Direttore,
il 13 Aprile la Fnopi annuncia l’approvazione, da parte dei 102 Presidenti nel Consiglio Nazionale, del nuovo Codice deontologico degli Infermieri: 53 articoli, 8 Capi. Facendo due conti in termini di tempo, mi chiedo, è il codice deontologico degli infermieri, o il codice di chi l’ha pensato e scritto così, scarno, elementare, scontato, vecchio e deludente?
 
La bozza “riservata”, in gran segreto, è arrivata agli Ordini territoriali un giorno prima della convocazione al Consiglio Nazionale, 24 ore scarse prima dell’approvazione, ore nelle quali era pressoché impossibile che ogni direttivo lo potesse discutere e approvare con i suoi iscritti.
 
Si presuppone che almeno i Presidenti, chiamati a votare, il codice lo abbiano letto.
 
Ho pensato anche al tempo che il Consiglio Nazionale ha dedicato all’approvazione del nuovo codice. Il Consiglio Nazionale era convocato dalle ore 09.30 alle ore 18.00 con prevista una pausa pranzo. Prima delle ore 17.45 è stato pubblicato, corredato di allegato con testo integrale del codice appena licenziato, un lungo articolo su Quotidiano Sanità dove si annuncia e si commenta l’approvazione del nuovo Codice Deontologico.
 
Da questi fatti credo di poter affermare che, nella migliore delle ipotesi, il tempo effettivo dedicato alla discussione e all’approvazione degli articoli sia stimabile in circa 7 ore cioè 420 minuti. Se suddividiamo questi 420 minuti per i 53 articoli di cui è composto il codice possiamo calcolare che per l’approvazione di ogni articolo il Consiglio Nazionale ha impiegato circa 8 minuti.
 
Considerando che ogni articolo prima deve essere letto, poi discusso e successivamente votato, e che la votazione consiste nella chiamata da parte del Segretario di tutti gli ordini Provinciali presenti (numero compreso fra 90 e 100...anche se per questi numeri c’è ancora un grande punto interrogativo su quanti siano stati effettivamente i presidenti che hanno votato), e che l’operazione di voto dura non meno di 6 minuti, ne deduco che è stimabile in meno di un paio di minuti il tempo che le oltre cento (?) persone presenti hanno dedicato alla discussione di ogni singolo articolo.
 
Ora, possibile che siano bastati solo due minuti per leggere, approvare o dissentire su ogni articolo?
Solo due minuti possono bastare per esprimere il pensiero dei Presidenti?
 
Come non pensare male? Come non pensare che lettura ed approvazione fosse in realtà solo un cerimoniale?
Cerimoniale al quale , ad onor del vero, non ha partecipato Emiliano Carlotti, Presidente Opi di Pisa, che non ha votato.
 
Il “cerimoniale”  è stata la conferma: l’Ordine ha cambiato nome e non la sostanza, e se fosse possibile, sembra essere scivolato sempre più giù in un appiattimento in cui manca il coraggio che serve per uscire da questa condizione “frustrante ed ausiliaria”, e senza coraggio muore la speranza.
 
La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle.
(Sant’Agostino d’Ippona)
 
Marialuisa Asta
Infermiera
29 aprile 2019
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