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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Lettere al Direttore

Fisioterapisti e Scienze motorie. Professionalità, prima di tutto

di Antonio Bortone
27 febbraio - Gentile direttore,
leggo ed apprezzo la lettera indirizzatavi dalla dott.ssa Beorchia. Manifesta chiarezza, sentimento professionale ed onestà intellettuale. Sono convinto che la dott.ssa Beorchia mai immaginerà di esercitare competenze che non ha. Il fenomeno dell’abusivismo, infatti, non ha alcuna diretta correlazione con chi esercita le competenze di laureato in Scienze Motorie. Forse è stato compreso così, ma non è stato detto e tanto meno pensato, in questo modo.
L’articolo in questione di Quotidiano Sanità, riporta correttamente una esemplificazione: “(…) spesso si tratta di laureati in scienze motorie o personal trainer che vanno oltre le loro funzioni, facendo massaggi o assegnando esercizi di riabilitazione, oppure di persone senza alcun tipo di preparazione(…)”; purtroppo, l’invasione di campo appartiene a tanti e, tra costoro, spesso si trovano tanti laureati in SM che si adoperano (o sono adoperati!!!) impropriamente in attività rischiose e non di competenza.
Ci sarebbero tante motivazioni che potrebbero giustificarne il perché ma senza legittimarne l’attività. E questo è un dato di fatto, rilevato anche da organismi istituzionali; l’allora on. Francesca Martini, in qualità di Sottosegretario alla Salute, in un comunicato stampa, riprese più volte questo concetto e stigmatizzò il fenomeno a sostegno della necessità di giungere presto all’istituzione di un Ordine professionale ad argine dell’abusivismo in ambito sanitario.
Da qui, generalizzare che tutti i Laureati in SM siano abusivi in ambito fisioterapico, è una deduzione nonché libera interpretazione della lettrice, certamente mossa da un sano “sentimento professionale” e, per questo, niente l’accomuna a quanti invece di questo sentimento non ne avvertono neanche la necessità, essendo troppo impegnati a millantare credito dei Cittadini ignari, a dispetto della Legge e di tutti Coloro che, con onestà e dedizione, lottano coraggiosamente per mantenere alta la Dignità professionale. E la dott.ssa Beorchia, ne sono certo, appartiene a questi “lottatori”.
 
Antonio Bortone
Presidente nazionale AIFI
 
27 febbraio 2012
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