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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Lettere al Direttore

Accorpamento dei Sert nei Servizi di salute mentale in Lombardia

di Manlio Protano
9 ottobre - Gentile Direttore,
le linee di riforma del SSR Lombardo hanno definito che i Servizi per le Tossicodipendenze (Sert e altri) vadano a confluire nei Dipartimenti di Salute Mentale, qualora sia possibile. La decisione, di per sè, sarebbe una buona notizia: se si fosse fatto tesoro delle sperienze più che trentennali di questi Sert.
 
Citiamo ad esempio la corposa strutturazione operativa che ha permesso di sconfiggere l'epidemia di HIV, l'endemica situazione di pericolo legata all'uso di eroina, e più ai giorni nostri, la capacità di fare sistema nell'affrontare le problematiche del gioco d'azzardo, dell'uso di stimolanti, dell''abuso di bevande alcoliche (collegato alle problematiche del sabato sera...).
 
Tutto questo avrebbe richiesto un minimo di riconoscimento professionale e umano per i professionisti (medici, infermieri, educatori, assistenti sociali) che tanto hanno dato anche prezzo della propria abnegazione professionale...come minimo. Assistiamo invece, su scala provinciale, ad una mera spartizione di personale, spesso ma non solo, all'interno dei Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze, orientata molto spesso solo a coprire indistintamente i fabbisogni di personale (spesso carenti) dei Servizi Aziendali (ad es. Servizi di Psichiatria, Commissioni per l'invalidità Civile).
 
Da un lato, esclusivamente professionale sarebbe da rallegrarsi (la soddisfazine di esser così a tal punto indispensabili...); da un altro lato è un quadro tragico: nessuna valorizzazione degli operatori ( nè professionale nè economica) attribuzione di compiti  e funzioni rischiose in termini assistenziali (si pensi alla possobilità in cui il personale medico psichiatra venga sostituito da figure non adatte al mantenimento della funzionalità dei reparti, come con farmacotossicologici, internisti, o igienisti).
 
E' inutile dire che si si ripropone il solito mantra delle carenze finanziarie per strutturare i Servizi Sanitari in modo ottimale, però la situazione, e qui il cittadino deve saperlo, ha preso una piega dove diventa molto labile il confine tra una buona assistenza sanitaria a prezzo di sacrifici (in questo caso dei medici e del personale dei Sert(Noa) e l'azzardo di situazioni rischiose perchè personale maggiormente qualificato non viene impiegato (scelte economico finanziarie). Auspichiamo, da parte di chi ha l'onere della verifica e del controllo, una maggiore attenzione a queste situazioni, nelle Asst della Provincia di Brescia (e probabilmente anche nel resto delle Aziende Lombarde).
 
Ne va della qualità dell'assitenza e della serenità degli operatori dei Sert/Noa, oltre che della sicurezza delle cure. E temiamo che questo modello diventi paradigmatico a livello nazionale: noi la consideriamo una ipotesi da scongiurare...
 
Dott. Manlio Protano
Vicepresidente Federazione Veterinari e Medici Regione Lombardia
9 ottobre 2019
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