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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Lettere al Direttore

Incentivi agli specializzandi? Qualcosa si muove 

di Salvatore Mazzeo
16 aprile - Gentile Direttore,
come avevamo già anticipato qualche giorno fa, stiamo seguendo con interesse e supportiamo le iniziative che le regioni stanno mettendo in atto per riconoscere incentivi economici al personale sanitario in relazione al rischio biologico connesso alla pandemia COVID-19 ed abbiamo richiesto che in tali misure fossero inclusi tutti i medici specializzandi, sia assunti con contratti libero professionali, co.co.co. o con contratto di dirigenza medica, sia gli specializzandi retribuiti dal MIUR tramite borsa di studio, così come tutti i medici non inquadrati nel SSR.
 
Nel Lazio, grazie alla collaborazione con sindacati confederali e Regione, siamo riusciti ad ottenere che i medici in formazione specialistica e i titolari di incarichi libero professionale, anche nelle forme di collaborazione coordinata (co.co.co.) fossero espressamente inclusi nell’accordo che prevede un emolumento per tutti gli operatori sanitari. L’accordo, inoltre, estende l’indennità di malattia infettiva, prevista dal Contratto Collettivo Nazionale del Comparto Sanità per tutti coloro che sono venuti o vengono a contatto con pazienti COVID, anche al personale non inquadrato nel contratto di dirigenza medica, compresi quindi i medici in formazione specialistica.
 
Anche per quanto riguarda la Toscana, ieri pomeriggio abbiamo ricevuto da FP CGIL la conferma che i medici in formazione specialistica beneficeranno del contributo economico, previsto per tutti gli operatori sanitari, in base all’accordo siglato due settimane fa fra Regione e sindacati.
Infine, in Emilia-Romagna stiamo conducendo una raccolta firme e siamo in attesa di ricevere risposte in merito alla richiesta rivolta tramite FP CGIL per inserire anche gli specializzandi fra i beneficiari dei riconoscimenti già previsti per tutti gli altri operatori sanitari.
 
Sono risultati importantissimi, ma è anche un’attenzione che riteniamo necessaria nel riconoscere ai medici in formazione specialistica l’importante ruolo svolto, al pari di tutti gli operatori sanitari, tanto in condizioni ordinarie quanto in situazioni di emergenza. Auspichiamo che tale impegno venga rispettato nelle definizioni di iniziative simili anche nelle altre regioni, ma vogliamo anche continuare ad impegnarci perché, oltre ai provvedimenti una tantum, siano sempre garantiti le tutele e i diritti corrispondenti all’impegno profuso ogni giorno dai medici in formazione specialistica.
 
Ci proponiamo, nei prossimi giorni, di convocare degli incontri on-line durante i quali medici in formazione specialistica da tutta Italia potranno confrontarsi sulle proprie condizioni di lavoro, sulle criticità affrontate sia in condizioni ordinarie che durante l’attuale emergenza sanitaria, ed avanzare proposte nell’ottica di superare la condizione subalternità e incertezza che la figura ibrida del medico studente-lavoratore comporta.
 
Confidiamo, in tal senso di poter continuare ad interagire e a collaborare, come fatto in relazione ai contributi economici sopra descritti, con tutti soggetti coinvolti (sindacati confederali, Regioni e MIUR). Speriamo di poter a breve prevedere incontri congiunti per costruire una proposta che, superando le misure emergenziali finora messe in campo in relazione alla carenza di medici specialisti, possa garantire una formazione uniforme fra le varie scuole, che superi l’eterogeneità contrattuale degli attuali contratti formazione-lavoro, che permetta di estendere a tutti i laureati l’accesso alla formazione specialistica garantendo al contempo un percorso diretto per l’assunzione nel SSN, col fine ultimo di garantire il funzionamento del SSN pubblico e di soddisfare il fabbisogno di salute di tutta la popolazione.
 
Dott. Salvatore Mazzeo
Esecutivo Nazionale di Chi si cura di te?
16 aprile 2020
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