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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Lettere al Direttore

Mettere in sicurezza gli over 80 è più importante dell’immunità di gregge

di Girolamo Digilio
25 gennaio - Gentile Direttore,
la dichiarazione del Ministro Speranza a Il Foglio, riportata da Quotidiano Sanità in data 22 gennaio 2021, ha messo al centro il nodo cruciale della strategia della vaccinazione anti-Covid in Italia oggi e dei suoi più urgenti obiettivi: "I dati epidemiologici – sottolinea Speranza - ci dicono che l'85 per cento delle morti per Covid ha riguardato persone con un'età superiore ai 70 anni. Una volta che riusciremo a vaccinare i circa 9 milioni di over 70 sarà possibile cambiare anche i parametri con cui oggi calcoliamo l'Rt. A oggi, l'Rt viene calcolato sulla base dei contagiati di cui si conoscono i sintomi ma nel momento in cui la parte più fragile della popolazione verrà vaccinata sarà possibile calcolare l'Rt in modo più flessibile considerando cioè soltanto il numero di sintomatici ospedalizzati. Il traguardo non è lontano: è ora di lavorare senza farci del male".
 
E’ chiaro che mettere al riparo dal rischio di contagio le persone più fragili, gli over 70, che rappresentano la stragrande maggioranza dei deceduti e abbattere di circa il 90-95%, con la vaccinazione di questa classe di età, la mortalità da Covid-19, potrebbe rappresentare un solido punto di partenza per la piena ripresa delle attività e dell’economia nel nostro Paese.
 
Questo risultato potrebbe forse essere già ottenuto mediante la vaccinazione di circa 4.400.000 persone over 80 (dati ISTAT 2021) che rappresentano almeno il 75 % dei deceduti. Il 20% circa della mortalità totale da Covid-19 riguarda invece la classe di età 70-79 anni, circa 5,6 milioni di persone (dati ISTAT 2021).
 
Sembrerebbero questi i dati fondamentali da prendere in considerazione nell’immediato e da questo punto di vista appare piuttosto dispersivo e anacronistico concentrare oggi le nostre attenzioni sulle difficoltà della cosiddetta immunità di gregge che, una volta eliminata quasi tutta la mortalità da Covid-19, potrebbe essere affrontata con più mezzi e con maggiori elementi di conoscenza in una seconda fase. Il decesso infatti è del tutto eccezionale nelle persone con età inferiore ai cinquanta anni nelle quali prevalgono forme pauci- o asintomatiche.
 
Girolamo Digilio
Già Primario e Docente Clinica Pediatrica Università La Sapienza, Roma
25 gennaio 2021
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