18 febbraio -
Gentile Direttore,
ho letto e apprezzato, come quasi sempre, il
commento di Claudio Maria Maffei all'articolo del
Prof. Cavicchi sul ministro Speranza. Una riforma della Sanità è sempre cosa complessissima e pensarla e attuarla in clima di emergenza pandemica, come è la situazione che l’Italia vive da oltre un anno mi sembra da pazzi.
Concordo che Speranza è persona "umile" e se sbaglia e ha sbagliato, probabilmente è a causa delle difficili scelte che il CTS è costretto a fare e alle quali si uniforma.
Solo poche persone e scienziati in Italia hanno preso in seria considerazione la pandemia nelle fasi iniziali.
I più non lo hanno fatto, forse perché "istruiti" dalle precedenti SARS dei primi anni 2000 in cui si sono fatti piani e acquisti, rimasti a invecchiare negli scantinati degli ospedali, e forse per quel senso di potenza e invincibilità della Medicina che negli ultimi decenni circola nella popolazione e anche negli Specialisti.
Alberto Rutili
Anestesista Rianimatore Ospedaliero in pensione
Massa MS