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QS Edizioni - domenica 19 maggio 2024

Lettere al Direttore

Perché fate pubblicità a chi fomenta la "malasanità"

di Michele A. Mussari
8 giugno - Gentile Direttore,
capisco (in parte) che bisogna pure sostenersi con introiti pubblicitari, anche non pertinenti al mondo della salute (vedere, ad esempio, spot del Club Med), ma addirittura fornire su un portale della sanità spazi pubblicitari anche ad organizzazioni che fomentano denunce da parte di utenti nei confronti di operatori sanitari per casi di cosiddetta “malasanità” mi pare un po’ troppo. Non pensa che dando spazio a tali inserti, alla visione di tutti, si stimoli il contenzioso medico paziente e la tanto dispendiosa “medicina difensiva”? Mi sembra che anche in tv la pubblicità a tali sistemi di denuncia sia praticamente scomparsa, probabilmente a causa di interventi da parte di organismi sanitari alle autorità garanti preposte. Viene poi esercitato un controllo preventivo da parte di QS su chi inserisce pubblicità di questo tipo, fatte spesso per scopi meramente di lucro in base al diffuso e non sempre giustificato malcontento della gente nei confronti dei camici bianchi?
Cordiali saluti,

dr. Michele A. Mussari
Dirigente Medico Asl Salerno
 
P.S.: ho molto apprezzato invece la pubblicazione di diversi contributi, tutti esprimenti da vari punti di vista giudizi decisamente negativi sul libro di Flavio Insinna e sulle sue meditate considerazioni circa il mondo della sanità, in particolare paramedico e femminile.
 
Gentile dottor Mussari,
Quotidiano Sanità è un giornale indipendente che si sostiene esclusivamente con l'apporto dei nostri inserzionisti.
La pubblicità non è il demonio, soprattutto quando un giornale è gratuito come Quotidiano Sanità. Piacerebbe anche a me poter sostenere il giornale con la sottoscrizione di abbonamenti da parte dei lettori. Ma lei sa meglio di me che l'informazione via Web a pagamento non funziona.
Quindi, continui a leggerci per quello che scriviamo e raccontiamo, e non tanto per quello che "pubblicizziamo".
 
Cesare Fassari
 
8 giugno 2012
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