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QS Edizioni - giovedì 9 maggio 2024

Lavoro e Professioni - Puglia

Emergenza sanitaria. Il defibrillatore arriva in volo, primo test per il drone del progetto sperimentale Seuam del Sis118 

immagine 26 febbraio - Simulato a Taranto un arresto cardiaco improvviso, in cui si è sperimentato l’invio sulla scena di un defibrillatore portato da un drone. “Abbattere drasticamente i tempi del soccorso, assicurando entro i primi 3 minuti l’inizio delle compressioni toraciche ed entro i primi 5 minuti l’erogazione della scarica elettrica erogata dal defibrillatore fa la differenza tra la vita e la morte” spiega il presidente Balzanelli

I soccorsi arrivano in volo. È stato affettato a Taranto il primo test di volo del Drone protagonista del progetto sperimentale Seuam (Sanitary Emergency Urban Air Mobility) di SIS 118.

È stato simulato l’evento di un arresto cardiaco improvviso nel molo di Sant’Eligio, con il coinvolgimento, da parte della Centrale Operativa 118, di un testimone occasionale, il quale sotto guida telefonica ha provveduto inizialmente ad effettuare il massaggio cardiaco e quindi, a defibrillare il paziente utilizzando il defibrillatore portato da un drone, in tempo reale, sotto la guida dagli infermieri operatori della Centrale Operativa stessa.

“Abbattere drasticamente i tempi del soccorso alla vittima di un arresto cardiaco improvviso, assicurando entro i primi 3 minuti dall’insorgenza l’inizio delle compressioni toraciche ed entro i primi 5 minuti l’erogazione della scarica elettrica erogata dal defibrillatore, qualora necessaria – dichiara Mario Balzanelli, Presidente nazionale SIS1118, inventore e leader project della sperimentazione - fa la differenza tra la vita e la morte, perché consente di salvare, e quindi di recuperare pienamente alla vita senza esiti neurologici, almeno il 40% di questi soggetti altrimenti destinati a morte certa”.

Il progetto sperimentale Seuam è stato presentato a Roma la prima volta nel 2021 insieme al partner tecnico Caltec, consorzio aerospaziale campano, e ai partner istituzionali Comuni di Taranto, Santa lucia di Serino, Altomonte, Massa di Somma, alle università Campus Biomedico di Roma, Libera Università Mediterranea “Giuseppe Degennaro” di Casamassima (Bari), Politecnico di Milano, Federconsumatori nazionale, Coni Comitato regionale della Campania, Federsanità Anaci Campania.

Obiettivo del progetto sperimentale è ridurre in modo significativo le morti evitabili, dovute a malore e/o trauma, portando, attraverso l’impiego di droni iperveloci teleguidati dalle Centrali Operative 118, apparecchiature salvavita, quali il defibrillatore semiautomatico, ma anche farmaci, sangue ed emoderivati su scenari di altissima criticità, a supporto delle attività di soccorso dei mezzi ordinari inviati, in contesto operativo tempo dipendente, dal Sistema di Emergenza Territoriale 118.

“Qui a Taranto – ha detto Balzanelli – abbiamo iniziato a testare la basi essenziali del percorso operativo con i movimenti essenziali di integrazione tra l’entrata in azione dei primi soccorritori, la regia della Centrale Operativa 118, con la guida da remoto alla attivazione immediata delle procedure di rianimazione e di defibrillazione, mediante la comunicazione agli astanti delle istruzioni prearrivo, le dinamiche di pilotaggio e di utilizzo del drone, con la verifica delle prime criticità e la stesura dei protocolli. Il prossimo test di volo è previsto ad Altomonte il prossimo 17 marzo”.

26 febbraio 2024
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