toggle menu
QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Scafuro (Smi): “Ecco perché non abbiamo firmato l’Air 2018”

26 gennaio - “All’ombra della Madonnina, forse perché alla vigilia di una tornata elettorale, due sigle sindacali da sempre diverse nelle idee, almeno in apparenza, hanno scoperto una inaspettata affinità. Ed eccole a  sostenere il governo regionale sul tanto contestato nuovo sistema di presa in carico della cronicità, presentando il 24 gennaio alla Direzione Generale Welfare una proposta congiunta di accordo integrativo regionale (Air), immediatamente firmata da entrambe, davanti alla parte pubblica, stupefatta per un dono tanto inaspettato”.

Il segretario regionale del Sindacato dei Medici Italiani Enzo Scafuro è duro con le sigle sindacali che ieri hanno firmato con la Regione Lombardia l’Accordo integrativo regionale per i medici di medicina generale.

Diverse le obiezioni poste dallo Smi al nuovo accordo. Quella principale riguarda però i Pai: abbiamo “sempre chiesto, per esempio, che il Piano di Assistenza Individuale-Pai venisse  redatto da tutti i Mmg, che sono ancora oggi responsabili del processo assistenziale relativo a ciascun paziente in carico, così come previsto dall’ACN e dal Piano Nazionale della Cronicità”, dice Scafuro. Invece, nel nuovo accordo “la redazione del Pai non si prevede per tutti i medici di famiglia, violando così il contratto nazionale, e viene assegnata solo a quelli che hanno partecipato al nuovo assetto organizzativo regionale”.

“Si continua a dare a pochi, marginalizzando la stragrande maggioranza dei professionisti”, aggiunge il segretario Smi. “Una strategia politica che tende a depotenziare la medicina generale, così come è strutturata, aprendo un vulnus verso la privatizzazione della sanità lombarda: i privati che sostituiscono invece di integrare il pubblico”.

In tal modo, conclude Scafuro, “si avvia un processo che vuole snaturare il ruolo dei medici, trasformati in imprenditori che rischiano economicamente a proprie spese, con responsabilità improprie, e una organizzazione strutturale sulla quale la Regione non ha mai voluto investire (medicine di gruppo, personale di studio e infermieristico). Forse la sede di confronto adatta per chiarire o contrastare questi passaggi era appunto un accordo integrativo regionale degno di questo nome. Ma non è stato così”.
“Noi - conclude Scafuro - comunque valuteremo la possibilità di impugnare l’Air complessivamente, o in parte. Per chiarezza l’Air lombardo è stato firmato solo da Fimmg e Snami”.
 
26 gennaio 2018
© QS Edizioni - Riproduzione riservata