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QS Edizioni - sabato 27 aprile 2024

L'Ogliastra non vuole restare senza Asl. Il territorio  insorge, l’assessore Todde rassicura: “Nessuno sarà lasciato indietro”

2 settembre - Il principio su cui si basa la riattivazione delle Asl contemplato nell’abbozzo di riforma della sanità sarda che prevede segua in sintonia la riforma del ripristino di alcune delle vecchie province storiche, abrogate dal referendum dell’anno 2012 (Olbia-Tempio, Ogliastra, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano), non piace all’Ogliastra, non convince il territorio. L'eventuale non reintegro infatti dell’Ogliastra in qualità di possibile provincia, escluderà la stessa dal ripristino anche della ASL; questo perché le ASL, è stato detto, riavranno luogo là dove verranno ridefinite le province sarde.

Non ci sono dunque soltanto le preoccupazioni sollevate in modo critico dalla nascita dei nuovi ospedali, considerate le carenze strutturali e di organico dei presidi esistenti, bensì comitati e amministratori del territorio ogliastrino, così come di altri comuni, rivendicano con voce il proprio malcontento e perplessità su quella che loro ritengono una discriminazione del proprio territorio, qualora non venisse riconosciuto come provincia, né come sede di una possibile ASL.

Il movimento #giulemanidallogliastra, conosciuto per essere da anni attivo nella lotta contro il depotenziamento della sanità territoriale, con una lettera aperta al Presidente Christian Solinas e alla Giunta regionale spiega: “Con grande rammarico in questi giorni stiamo apprendendo dai quotidiani di una ulteriore possibile riforma del sistema sanitario sardo che, già dalle prime battute, appare poco consona per il nostro territorio. Con stupore ci rendiamo conto che come al solito si prendono decisioni che penalizzano oltremodo il già fragile “Sistema Ogliastra”. Non è pensabile minimamente che l'Ogliastra non abbia una sua ASL per i tanti e noti motivi che ora riteniamo inutile elencare per l'ennesima volta. Come Movimento #giulemanidallogliastra, ma principalmente come cittadini e soprattutto come Sardi, ci riteniamo al momento defraudati dei più basilari diritti ed è per questo che fin da ora stiamo mettendo in atto tutta una serie di iniziative atte a far valere il nostro sacrosanto diritto a vivere nel territorio che ci ha visto nascere”.

“In particolar modo – sottolinea il movimento nella missiva - stiamo approntando una serie di incontri con la popolazione per renderla partecipe ed informata di ciò che sta accadendo. Avete più volte mostrato interesse verso i territori disagiati caratterizzati da problemi geografici, demografici e orografici oggettivi che di conseguenza manifestano particolari difficoltà d'accesso ai servizi sociosanitari di base. Al momento attuale, alla luce della novella riforma che si sta mettendo in atto, sembra che questi problemi non abbiano più alcuna rilevanza. Nei prossimi giorni comunicheremo il calendario delle nostre azioni in merito, tra le altre ci sarà un'assemblea/dibattito alla quale spero potrete essere presenti per dare quelle risposte che la gente si aspetta e per ascoltare e capire in che realtà vive l'Ogliastra. In ogni caso, fin da ora, #giulemanidallogliastra ritiene che tale riforma debba essere riveduta perché non garantisce equità a tutti i territori della Sardegna”.

A sostegno delle ragioni del proprio territorio ogliastrino interviene con forte tono il consigliere Salvatore Corrias (PD): “La bozza sul disegno di legge predisposta dalla Giunta su ispirazione del Presidente Solinas e dell’Assessore Nieddu in materia di sanità, è lesiva dei diritti costituzionali degli Ogliastrini: non siamo disposti ad accettare questo ennesimo affronto e, sin d’ora, ci opponiamo e ci opporremmo con tutti i mezzi leciti consentiti. Da questo progetto infatti il nostro territorio pare escluso, poiché non rispetterebbe i criteri individuati sull’omogeneità territoriale, condizioni geomorfologiche, orografiche e della rete viaria, la presenza di almeno tre presidi ospedalieri nella circoscrizione territoriale. Vorrei augurarmi che la stampa abbia veicolato in maniera imprecisa le idee partorite dalla mente eccelsa di coloro che occupano i posti di vertice di questa maggioranza di centrodestra a forte trazione leghista e che governa la Regione, poiché se, al contrario, le notizie che circolano insistentemente corrispondessero al vero, allora realmente si rischia la sommossa popolare in quei territori rimasti esclusi e praticamente discriminati a vantaggio di aree più ricche e con un peso politico-economico forte in virtù di una legge elettorale iniqua e di interessi economici di parte. Vogliamo parlare dei criteri chiamati in causa per le scelte?”

“L’Ogliastra – prosegue il consigliere – è un territorio omogeneo, con una rete viaria inefficiente che risente di un secolare ritardo nell’infrastrutturazione proprio perché spesso le scelte politiche hanno ricalcato l’esigenza di favorire il più forte a discapito dei più deboli: sfugge forse al Presidente Solinas che in questo “debole ambito” vive un popolazione attiva, operosa, che ama e cura il proprio territorio, che ogni anno offre ospitalità e servizi a centinaia di migliaia di turisti; questa piccola subregione geografica della Sardegna necessita di servizi sanitari primari per i residenti e per un’utenza che, per diversi mesi all’anno, è fortemente sovradimensionata rispetto all’offerta ospedaliera. La scelta poi di privilegiare quegli ambiti che siano già dotati di tre presidi ospedalieri è oltremodo inaccettabile: sarebbe come dire che un’area la quale, in questo momento storico, a causa principalmente della pregressa disattenzione della politica e delle istituzioni, si trova a vivere una condizione di ritardo nella crescita, non potrà mai svilupparsi e progredire perché...parte già svantaggiata!!! Tra le righe leggo che non si vuole investire nel nostro territorio, che l’Ogliastra non merita neppure un minimo di attenzione da parte di questa Giunta la quale non appare interessata ad operare per aiutarci a risolvere i nostri problemi, a investire risorse per contribuire a farci uscire dalla crisi generalizzata che ci attanaglia in tutti i settori”.

Secondo Corrias “La soluzione non è quella di creare nuovi poli sanitari laddove essi sono già presenti e appaiono finanche in grado di erogare servizi efficienti, seppur con tutti i limiti determinati dai tagli alla spesa sanitaria; la soluzione, invece, deve essere trovata nel potenziamento dell’esistente, nell’investimento di risorse per far sì che i presidi attivi possano somministrare prestazioni sempre più specializzate e in numero idoneo a soddisfare le richieste, con un abbattimento considerevole dei tempi di attesa. L’art. 32 della Costituzione sancisce che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti, mentre l’art. 3 assicura a tutti i cittadini pari dignità. Un disegno di legge come quello che la Giunta regionale si appresta ad approvare è assolutamente incostituzionale perché determina che la cura della salute divenga un privilegio dei soli cittadini che vivono in alcune aree geografiche della Sardegna e non di tutti gli abitanti della Sardegna in egual modo. La tutela della salute diventerebbe, così, un privilegio e non un diritto costituzionale. No, non siamo un territorio di seconda fila: abbiamo una dignità che proclamiamo con orgoglio a gran voce e che vogliamo non sia calpestata da chi, invece, dovrebbe governarci e tutelarci. No, non siamo disposti a soccombere: se la Giunta dovesse votare e approvare un documento simile, siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni per contrastare un eventuale passaggio in Consiglio regionale per la sua promulgazione in legge. Faremo sentire la nostra voce a tutti i livelli: nelle piazze, in Regione, con il Governo nazionale. Ovunque ci batteremo”.

“Da ogliastrino e da esponente della giunta guidata dal Presidente Solinas, non posso che farmi carico delle preoccupazioni del mio territorio. Voglio rassicurare i cittadini e gli amministratori locali, nessuno sarà lasciato indietro”. Così l'Assessore dei trasporti, Giorgio Todde, risponde alle preoccupazioni sulla riforma sanitaria avanzate nelle ultime ore da sindaci e rappresentanti dell'Ogliastra. “Ho già avuto modo – prosegue Todde – di confrontarmi con l'Assessore della sanità e ho avuto precise rassicurazioni. Non esiste un disegno rivolto a derubare l'Ogliastra dei servizi e nella riorganizzazione della rete ospedaliera ci sarà la massima attenzione per le peculiarità di un territorio che ha già sofferto abbastanza per i pesanti tagli operati da chi ci ha preceduto. Vigilerò personalmente affinché gli impegni vengano rispettati”.

Rassicurazioni che trovano conferma nelle parole dello stesso titolare della Sanità, Mario Nieddu, che precisa: “La riforma completa avrà come motore imprescindibile gli Stati generali della Salute, a cui parteciperanno i rappresentanti del territorio. Come già detto dal Presidente Solinas, non ci saranno riforme calate dall'alto e i bisogni dei territori saranno al centro di qualsiasi iniziativa”. Sulle preoccupazioni legate al numero delle Asl l'assessore Nieddu conclude con un chiarimento: “Mantenere centralizzati glia acquisti, la formazione e i concorsi, sarà garanzia di uguale attenzione per tutti. Non ci saranno territori che si accaparreranno tutto a scapito degli altri. Saranno tutelate le peculiarità e garantite le necessità di tutti”.

E. C.
2 settembre 2019
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