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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

D’Alessandro (Pd): “Francamente non c’è limite all’indecenza”

9 dicembre - “Francamente non c'è limite all'indecenza ed all'indicibile. Chiodi vuole fare credere che tutto sommato gli oltre 60 milioni di mobilità passiva sono un buon risultato, mentre mostrano la fotografia del suo doppio fallimento da presidente e da commissario alla sanità. Così come vorrebbe far credere che gli anni dal 2008 al 2010 non lo riguardano, insomma vorrebbe far dimenticare che durante il commissariamento Redigolo c'era un'assessore che faceva e disponeva, che si chiamava Venturoni, oggi capogruppo del Pdl". Così il capogrupo del Pd in Consiglio regionale, Camillo D'Alessandro, ha commentato la conferenza stampa del governatore, Gianni Chiodi.
Perché la gente va a curarsi fuori Regione? Perché gli abruzzesi non credono alla sanità regionale pensata ed edificata dal duo Chiodi-Venturoni? “Queste – ha detto D'Alessandro - sono le domande a cui Chiodi non risponde”.
“La verità – ha proseguito D’Alessandro - è una sola: Chiodi ed il centro-destra non hanno messo in campo nessuna riforma, non c'e' nessun modello, nessuna programmazione, nessuna strategia. Solo tagli e tanta confusione, che fanno spaventare i cittadini e li portano dritti dritti fuori Regione”. “Ai tagli doveva seguire da un lato, medicina sul territorio, cioè vicinanza ai cittadini per il quotidiano bisogno di domanda sanitaria, e, dall'altro, specializzazione ed eccellenze – ha precisato -. Tutto ciò non c'è, e il risultato è che gli ospedali scoppiano con carichi non più sopportabili, le liste di attesa aumentano e conseguentemente la gente se ne va. I nodi sono venuti al pettine", ha commentato, infine, il capogruppo del Pd.
 
9 dicembre 2011
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