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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Ictus: mortalità a 30 giorni dal ricovero (media esiti Italia 9,94%)

9 maggio - Ictus o Stroke è comunemente definito come una sindrome clinica caratterizzata dal rapido sviluppo di segni focali o generali di disturbo delle funzioni cerebrali che durano più di 24 ore e possono condurre a morte, con apparente origine vascolare. Esistono diversi tipi di ictus cerebrale con diversa patogenesi. Circa l’80-85% è di natura ischemica, circa il 15-20% è di origine emorragica (emorragia cerebrale nella maggior parte, meno frequentemente emorragia subaracnoidea). Le forme ischemiche sono in genere a prognosi migliore rispetto alle forme emorragiche ed hanno una letalità a 30 giorni oscillante nei vari studi tra il 10% e il 15%. La mortalità a 30 giorni dopo ricovero per ictus è considerata un indicatore valido e riproducibile dell’appropriatezza ed efficacia del processo diagnostico-terapeutico che inizia con il ricovero ospedaliero. Viene misurato l’esito a partire dalla data di primo accesso in ospedale del paziente, che corrisponde alla data di ricovero per stroke o dell’accesso in Pronto soccorso immediatamente precedente il ricovero. L’attribuzione dell’esito alla struttura di primo accesso (struttura di ricovero o dalla struttura sede del PS) non implica la valutazione della qualità dell’assistenza fornita da quella struttura ma dell’appropriatezza ed efficacia del processo assistenziale che inizia con l’arrivo del paziente a quella struttura. Sono riportati i risultati delle strutture con un volume annuo di ictus > 50.
 
Nella Pa di Bolzano troviamo tutte e tre le strutture di cui sono presenti gli esiti al di sotto della media, anche se in colore grigio. Nella Pa di Trento, invece, è presente solo l’esito dell’Ospedale di Trento che ha fatto registrare il 6,8%, ma anche in questo caso l’esito è segnato in grigio.
In Veneto, il primo esito è quello dell’Ospedale Sacro Cuore di Negrar con il 3,4%, ma la struttura è segnata in grigio. Subito dopo c’è l’Ospedale S. Antonio di Padova con il 4%, ma in questo caso il dato è statisticamente corretto ed è per questo l’esito favorevole è segnato in blu. Per quanto attiene invece gli ultimi esiti troviamo, con dati sotto la media e validi statisticamente (per cui segnati in rosso) il Pad. Osp. De Lellis di Schio con il 25,4%, seguito dall’Ospedale S. Martino di Belluno al 22,9% e dall’Ospedale dell'Angelo di Venezia al 15,3%.
Spostando il focus sul Friuli Venezia Giulia, delle nove strutture di cui sono presenti i dati, in testa tra gli esiti sotto la media si attesta l’Ospedale Civile di  Latisana con il 6,3%. Al secondo posto si trova l’Ospedale S. Antonio di S. Daniele del Friuli con il 7,1%, seguito dall’Ao S. Maria degli Angeli di Pordenone (7,6%). Sebbene sotto la linea mediana nessun presidio friuliano è segnato in blu. Spostando invece l’obiettivo sugli ultimi esiti troviamo l’Ospedale Civile di Palmanova con il 16,7%, ma segnato in grigio, seguito dall’Ao Riuniti di Trieste con il 14,3%, struttura invece, segnata in rosso e quindi con un esito sfavorevole e statisticamente corretto.
9 maggio 2012
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