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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Le reazioni in Regione: “Non si può pensare di cambiare le cose in uno schioccar di dita”

25 maggio - Dalla Regione arrivano i primi chiarimenti: “Con l’ex sub commissario sanitario del Pascale – chiariscono fonti vicine al governatore Vincenzo De Luca -  c’è stata una lunga interlocuzione. Botti è uno scienziato, un medico di chiara fama, da tempo aveva manifestato l’intenzione di tornare il suo lavoro – dicono a Palazzo Santa Lucia - e anche una certa insofferenza per un ruolo che evidentemente non gli era congeniale”.
 
“In realtà – aggiungono le voci di dentro della macchina amministrativa della Regione -  la sua è stata una scelta che ha compiuto con grande serenità e al di là della passione che Botti mette in ogni attività che svolge e che lo contraddistingue per un professionista di qualità, c’è stata molta serenità”.
 
Botti – secondo le fonti - ha comunicato questa scelta e da parte della Regione ci sarebbe stata una tacita accettazione di questa scelta.  “Ha sempre detto, in questi mesi, di voler tornare a fare il medico – dicono le fonti - Botti è persona di qualità e per questo designato. I rapporti non sono buoni ma  ottimi. Probabilmente uno pensa di poter cambiare le cose in uno schioccar di dita, ma invece le cose richiedono il loro tempo. Abbiamo dato 60 posti letto in più al Pascale che rischiava di perdere strutture complesse in base al decreto 70. Tra l’altro l’istituto ha avuto la possibilità di assumere in passato e saturato i reclutamenti possibili. Ora si trova nella condizione di non poter avere nessuna ulteriore possibilità espansiva. Il problema è generale, di tutti, nonostante le misure messe in campo”.
 
Per la Campania che è ancora in Piano di rientro, le nuove assunzioni non sono scontate e soprattutto semplici. “Per il Pascale – dice la nostra fonte - ancor più in quanto aveva assunto già la quota di personale stabilita dalle norme. Con lo sblocco del turn –over – conclude chi conosce tutti i passaggi della vicenda - è una corsa ad accaparrarsi il personale. Ma servono dei passaggi obbligati. Al Pascale, che è un Istituto a carattere scientifico di rilievo nazionale, non valgono le stesse norme, per cui ad esempio sono stati gli unici ad aver potuto assumere nuovo personale negli ultimi anni.  Adesso per far viaggiare l’istituto a pieno regime occorre superare lo scoglio del 2004 meno l’1,4% del personale in servizio quell’anno”.
 
“Noi – aggiunge infine la nostra fonte – in questo parametro ci siamo dentro come Regione ma il Pascale ha raggiunto il limite. Bisogna trovare dunque, il modo per garantire la massima operatività anche in ragione del fatto che si tratta di un Irccs. Ma le procedure impongono determinati passaggi anche al ministero cui nessuno può derogare. La volontà politica di rilanciare il Pascale ma anche di garantire il decollo dei livelli di assistenza in tutti i presidi ospedalieri della Regione c’è tutta e non verremo meno a questa consegna”.  
 
E. M.
25 maggio 2016
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