4 novembre -
Il consigliere piemontese del Movimento 5 Stelle
Davide Bono contesta le modifiche apportate della Giunta al Parco della salute: “Avevamo già sollevato in Regione il tema delle modifiche da apportare al fantomatico piano finanziario della nuova Città della Salute di Torino in seguito alla revisione del testo unico sugli appalti. Ora Saitta è corso ai ripari, modificando il piano: in soldoni, Stato e Regione ci mettono meno soldi e si allunga il contratto capestro con i privati che vinceranno il bando per la costruzione dell'ospedale e la gestione dei servizi (si spera solo e sempre non sanitari)”, afferma Bono in una nota.
I pentastellati si dicono “preoccupati” della sostenibilità finanziaria di “un contratto ancora più caro per ancora più anni, se si considera che ogni anno il bilancio dell'azienda ospedaliera universitaria chiude con un disavanzo di oltre 100 milioni di euro”.
“Noi continuiamo a contestare questa scelta – conclude Bono -. Se per lo Stato l'edilizia sanitaria è una priorità, stanzi le risorse e si proceda col 100% di risorse pubbliche, eventualmente dando la possibilità di ricorrere a mutui. Assurdo infatti che le pubbliche amministrazioni, non potendo indebitarsi per i vincoli di bilancio, debbano ricorrere a privati che accendono mutui per conto loro. E' questa l'ennesima stortura dell'Italia che adotta modelli sbagliati dall'estero dopo che all'estero sono stati abbandonati in quanto inefficienti”.