22 giugno -
"Innanzitutto da padre, da nonno, desidero esprimere la mia personale vicinanza a chi oggi ha perso un figlio. Ma in questo momento, in cui nel dibattito sui vaccini trova terreno chi nega la verità della scienza, da medico e da direttore generale dell'Agenzia del farmaco, vorrei dire che quella del bambino morto oggi di morbillo deve rappresentare un momento di riflessione comune. Anche per rispetto a lui, che a sei anni ha smesso di vivere perché combattendo contro la leucemia non poteva vaccinarsi ed è rimasto vittima, evidentemente, della mancanza della cosiddetta immunità di gregge. Il dramma di questa famiglia e quanto dice la scienza sui vaccini sono le uniche cose con le quali la nostra coscienza deve fare i conti".
Lo dichiara Mario Melazzini, direttore generale di Aifa.
22 giugno 2017
© QS Edizioni - Riproduzione riservata