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QS Edizioni - lunedì 6 maggio 2024

Regioni e Asl

Operatori sanitari precari. De Luca proroga di un anno 6mila contratti campani, la Fp Cisl: “È giornata storica”

immagine 30 novembre - I contratti di seimila tra medici, infermieri ed altre tipologie di operatori sanitari prorogati fino al 31 dicembre 2022. Il sindacalista Medici: “Ora bisogna fare una capitale ricognizione di tutto il personale precario per avviare il percorso di stabilizzazione che a livello nazionale viene avanti. È importante che sia stato finalmente varato, a noi interessa solo portare avanti battaglie per rafforzare il sistema pubblico”.
“È una giornata storica, soprattutto una grande vittoria del sindacato, a partire dalla Funzione Pubblica della Cisl che si è battuta in tutti i modi, anche per le vie giudiziarie, per ottenere questo straordinario risultato”. Così Lorenzo Medici, leader della federazione della Campania, commenta la decisione del presidente De Luca di dar mandato con apposita circolare ad Asl ed Aziende sanitarie di procedere alla proroga fino al 31 dicembre 2022 dei contratti di lavoro a tempo determinato e con altre tipologie collaborative a vario titolo in atto a 6 mila precari tra medici, infermieri ed operatori sanitari.

“Abbiamo continuamente pressato la Giunta in questi mesi - continua il segretario generale della FP - per arrivare a questa decisione, in continuità con quanto è stato fatto nelle altre regioni. Ora bisogna fare una capitale ricognizione di tutto il personale precario per avviare il percorso di stabilizzazione che a livello nazionale viene avanti. Resta l’anomalia dell’atto unilaterale adottato da De Luca, come è nel suo stile perché lui non ha bisogno di rapporti, e non fa accordi con i sindacati a differenza di altri governatori come il presidente del Lazio Zingaretti. Ma è importante che sia stato finalmente varato, anche perché a noi non interessano passerelle, ma solo portare avanti battaglie sacrosante per rafforzare il sistema pubblico della sanità in Campania”.

“Siamo convinti che senza la nostra pressione questa decisione di De Luca non sarebbe arrivata. Ma tant’è. Noi mettiamo al centro i bisogni delle persone, dei cittadini e degli operatori del settore, non ci interessa altro”, conclude Medici.
30 novembre 2021
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