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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

Regioni e Asl

Marche. Tutti al lavoro per evitare i tagli di Bondi

immagine 2 agosto - Dopo l’approvazione di ieri da parte degli stessi direttori di Area Vasta, la Giunta regionale ha raccomandato una particolare attenzione alle realtà periferiche ed una rapida attuazione in vista del tavolo del prossimo autunno con il commissario straordinario per la spesa pubblica, Enrico Bondi.
La Giunta regionale ha “preso atto” dell’approvazione dei Piani di Area vasta deliberati dai direttori di Area vasta nella giornata di ieri, ed ha dato il via alla fase esecutiva del riordino. Una riorganizzazione che la Giunta ha raccomandato avvenga “in tempi brevi, per poter esibire il processo avviato già nel prossimo autunno sul tavolo del commissario straordinario per la spesa pubblica, Enrico Bondi, nell’ambito del confronto tra Regioni e Governo”.
Ma cos'è l'Area Vasta? Si tratta di quell'organizzazione volta a consolidare, rendere organiche e sistematiche le relazioni di collaborazione tra le Zone, allo scopo di evitare ridondanze ingiustificate nel sistema di produzione con il rischio di sottrarre risorse al livello di assistenza e senza per altro, migliorare l'accessibilità a prestazioni di qualità  In altre parole l'Area Vasta è l'articolazione aziendale cui viene assegnato il budget dalla Direzione Generale.

La Regione ha accelerato su questo provvedimento per potersi presentare con le carte in regola alle decisioni del Governo nazionale sulla spending review, in modo da scongiurare interventi ben più pesanti imposti da Roma. La Giunta, in particolare, ha raccomandato i direttori di Area vasta di “essere coerenti rispetto all’indirizzo di programmazione adottata dalla Regione con il Piano di riordino sociosanitario, evitando tagli lineari o funzionali per privilegiare scelte rispettose di una forte correlazione dei servizi sui livelli essenziali che si evidenziano in ogni singola comunità”.

Un’attenzione particolare, infine, viene richiesta dalla Giunta alle realtà periferiche del territorio marchigiano, dove si registrano “andamenti negativi della mobilità passiva che richiedono un rafforzamento dei presidi e delle funzioni sanitarie”.
 
2 agosto 2012
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