QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024
Regioni e Asl
Ospedale De’ Lellis di Rieti. Ampliato il numero di posti letto della terapia intensiva
12 dicembre - Da 11 passano a 13 unità con ulteriori 2 posti letto di ‘backup’. Il reparto è modulabile in più setting, così da permettere la coesistenza, in ambienti separati, di pazienti affetti da diverse patologie anche infettive come il Covid. L’ampliamento coincide con la ristrutturazione del reparto, anche con la rimodulazione degli ambienti, la realizzazione di una nuova stanza per lo stoccaggio dei materiali e nuovi magazzini.
L’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione del presidio ospedaliero di Rieti amplia la dotazione di posti letto che da 11 passano a 13 unità (+2 unità). Inoltre, la struttura è stata dotata di 2 posti letto di “backup”, un sistema di riserva utilizzabile in caso di disfunzioni di parte del sistema principale.
L’ampliamento dei posti letto coincide con la ristrutturazione del reparto che dallo scorso fine settimana è tornata nella sede originaria posta al piano -1 del blocco DEA dell’ospedale de Lellis a seguito del termine dei lavori che hanno interessato, con l'ampliamento dei posti letto, la rimodulazione degli ambienti con la realizzazione di una nuova stanza per lo stoccaggio dei materiali e di nuovi magazzini.
La nuova struttura, modulabile in più setting, attraverso la gestione della pressione ambientale delle sale di degenza, permette la coesistenza in ambienti separati di pazienti affetti da diverse patologie e l'eventuale isolamento di pazienti SARS-CoV-2 o altra patologia infettiva.
L’ampliamento dei posti letto coincide con la ristrutturazione del reparto che dallo scorso fine settimana è tornata nella sede originaria posta al piano -1 del blocco DEA dell’ospedale de Lellis a seguito del termine dei lavori che hanno interessato, con l'ampliamento dei posti letto, la rimodulazione degli ambienti con la realizzazione di una nuova stanza per lo stoccaggio dei materiali e di nuovi magazzini.
La nuova struttura, modulabile in più setting, attraverso la gestione della pressione ambientale delle sale di degenza, permette la coesistenza in ambienti separati di pazienti affetti da diverse patologie e l'eventuale isolamento di pazienti SARS-CoV-2 o altra patologia infettiva.
12 dicembre 2022
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