Stefano Bonaccini lascia la presidenza dell’Emilia-Romagna per candidarsi alle elezioni europee su richiesta della segretaria del Pd, Elly Schlein. “Per me è stata una riflessione lunga”, dice Bonaccini in un video messaggio ai suoi cittadini. “Sono stati 10 anni importantissimi alla guida di questa regione. Ho svolto questo incarico da presidente con disciplina e onore. Se bene o male non spetta a me giudicare, ma vi garantisco che ho dato tutto ciò che potevo”, aggiunge.
Bonaccini garantisce poi che la “transizione” sarà “ordinata” e sottolinea come “oggi non finisce nulla, ma inizia un nuovo capitolo. Ho accettato sfida elezioni europee perché sono convinto che il futuro sia sempre più l’Europa per l’Italia, che senza un’Europa forte e unita correrebbe e conterebbe sempre meno”.
Poi, in un successivo post su Facebook, risponde “a quei parlamentari di Fratelli d’Italia che sbraitano su una mia presunta fuga dalla Regione” ribadendo che “non sta a me giudicare se sia stato un presidente capace o meno, ma che alla nostra terra e alla nostra gente io abbia dedicato tutto me stesso lo rivendico con orgoglio. Certo due domande sorgono spontanee, se mi ritengono improvvisamente così indispensabile all’Emilia-Romagna: 1. Perché hanno negato la possibilità del terzo mandato? Timore che avrei vinto nuovamente? 2. Perché non mi hanno nominato Commissario alla ricostruzione dell’alluvione? Sono domande retoriche, ovviamente, perché tanti cittadini, anche molti loro elettori, sanno già le risposte”, conclude.