“Al San Filippo Neri saranno tagliati 117 posti letto e chiusi 6 reparti: Urologia, Geriatria, Otorino, Cardiochirurgia, Neurochirurgia e Chirurgia Toracica. Di fatto si declassa questa Azienda Ospedaliera che da Dea di II Livello passerà a Dea di I Livello”. Lo ha dichiarato in una nota il segretario provinciale della Uil Fpl di Roma,
Paolo Dominici.
“Si tratta di 60 milioni di euro circa, investiti negli ultimi 3 anni per il rilancio dell’ospedale, che andranno vanificati a seguito di una scelta inaccettabile. I Dati dell’Asp sul disavanzo di bilancio, sulla produttività, la ricettività e l’offerta – ha proseguito Dominici – non sono circostanziate, differentemente ai dati presentati dalla Direzione dell’azienda. Questa discrasia non consente un confronto tecnico oggettivo; pertanto riteniamo la decisione di Bondi e dell’Asp pretestuosa ed un chiaro attacco politico al sistema sanitario regionale”.
“Occorre ricordare – ha aggiunto il segretario provinciale – che il San Filippo Neri è l’unica Azienda Ospedaliera pubblica presente sul quadrante di Roma Nord rappresentando un punto di riferimento dell’intera area cittadina, regionale e nazionale. Si alza il livello dello scontro quindi; già da oggi occuperemo la Direzione Generale dell’Azienda ed attueremo azioni rivendicative eclatanti cercando di coinvolgere tutte le forze sindacali, sociali e del territorio”.
“La posizione della Uil Fpl e dei lavoratori – ha concluso Dominici – resta quella di sempre: neanche un posto letto deve essere perduto”.