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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Regioni e Asl

Bimbo con fibrosi cistica escluso da scuola in Calabria. Interviene il Miur

immagine 10 gennaio - Il ministero ha inviato un delegato a Montepaone (Cz) per assicurare l’inserimento del bambino a scuola. La vicenda è stata inoltre occasione per mettere a fuoco altre questioni relative alla somministrazione dei farmaci a scuola e alla carente conoscenza della fibrosi cistica in Italia.
Lieto fine per il bambino di Montepaone (Cz) escluso da scuola perché affetto da Fibrosi Cistica. La Lega Italiana Fibrosi Cistica (Lifc), che aveva denunciato il caso, fa infatti sapere che il ministero dell’Istruzione, sollecitato dalla Lega, ha deciso di intervenire per risolvere la situazione relativa al caso del piccolo Luigi.
 
“A seguito delle riunioni intercorse al ministero, alla presenza dei vertici della Lega e della madre del bambino, si è deciso di inviare un delegato del ministero dell’Istruzione a Montepaone, affinché il bimbo venga inserito a scuola nella maniera più serena possibile, secondo le sue richieste ed evitando problemi pratici in accordo con l’amministrazione”, spiega una nota della Lega. Che sottolinea come gli incontri al Ministero siano stati inoltre l’occasione per mettere a fuoco altre questioni relative alla patologia, come la somministrazione dei farmaci a scuola e la carente conoscenza della FC in Italia. Un protocollo relativo a quest’ultimo tema e già attivato nel 2008 sarà rinnovato, al fine di sensibilizzare tutti gli studenti italiani. Il ministero dell’Istruzione ha inoltre espresso il suo sostegno a Lifc per le ulteriori campagne di sensibilizzazione che la Lega organizzerà.

Per quanto riguarda invece la somministrazione dei farmaci a scuola, sarà riunito un tavolo di lavoro per procedere a stilare un protocollo che sia allargato anche alle altre patologie che ne comportano la necessità. Il protocollo dovrà passare al vaglio della Conferenza Stato-Regioni.

“Siamo molto soddisfatti di sapere che anche la scuola stia dimostrando la volontà di risolvere il problema” – ha dichiarato Franco Berti, presidente Lifc –. “Questo ci permette di affrontare, partendo da tale episodio, problemi più ampi che riguardano tutti i nostri pazienti e di lavorare affinché eventi come questo non si verifichino più. Grazie al coraggio della mamma di Luigi siamo riusciti a portare all’attenzione delle istituzioni problematiche pendenti più ampie, come ad esempio quella relativa alla somministrazione dei farmaci a scuola, al fine di correggerle definitivamente”.

“Sono contenta per l’intervento del Ministero – ha dichiarato la madre di Luigi – “grazie al quale mio figlio potrà frequentare l’asilo nella maniera più serena possibile ed essere ben accolto da tutti gli altri bambini. Inoltre ringrazio la Lifc e la Lifc Calabria per il sostegno accordatomi: senza di loro non ce l’avrei fatta”.  
 
10 gennaio 2013
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