“Il 22 gennaio con una lettera inviata al Direttore generale dell'Asl RM/D avevamo denunciato il "parcheggio"dei 45 Infermieri(ex inrca) sul territorio. Ad oggi ben poco è cambiato, infatti la maggior parte degli Infermieri è ancora inutilizzata, e non sappiamo neanche il motivo di tale anomalia”. Così si legge in una nota della Uil-Fpl ASL Roma D.
 
“L'unica cosa sicura in questa azienda è la grave carenza Infermieristica dell'ospedale Grassi e del CPO. Grave carenza Infermieristica che può essere ridotta notevolmente se il lavoratori dell'ex Inrca vengono collocati nei presidi ospedalieri.
Rispettando le limitazioni/prescrizioni della legge 81/08 tutti possono lavorare all'ospedale Grassi, anche chi ha un "minor aggravio"come per esempio sulla limitazione di carico  ; infatti ci sono reparti in cui potrebbero lavorare come terza unità Infermieristica per fare terapia, parametri vitali e tutte quelle attività infermieristiche che non necessitano di carichi. Quindi anche chi ha prescrizioni o limitazioni può lavorare in un reparto , cosa che avviene già nel centro spinale(Cpo) in cui ci sono "minor aggravi" che lavorano come terza unità,  se questo avviene al CPO,perché non può avvenire all'ospedale  Grassi dove oltretutto in reparti come medicina,chirurgia ,neonatologia i carichi di lavoro sul sollevamento di pesi sono molto minori del CPO?”  
“La collocazione – prosegue il comunicato - di tutti i lavoratori ex Inrca avrebbe un beneficio immediato sulla spaventosa situazione del personale ospedaliero che attualmente lavora in situazione di rischio per se stesso e per i pazienti. Chiediamo l'immediata collocazione di tutti i lavoratori ex Inrca. Chiediamo la motivazione del perché ad oggi non sono stati ancora collocati in ospedale visto che i contribuenti stanno pagando stipendi da 40 giorni per avere infermieri ‘parcheggiati’”. 

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