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QS Edizioni - lunedì 20 maggio 2024

Regioni e Asl

Lazio. Policlinico Umberto I. I sindacati chiedono chiarezza sul piano industriale

immagine 5 giugno - Le organizzazioni denunciano assenza di risposte, da parte dell'amministrazione centrale, "sulla grave carenza di personale dedicato all'assistenza, con il rischio reale di non poter garantire i Livelli essenziali di assistenza". Il 14 giugno assemblea generale.
“Disporre le necessarie agibilità per consentire il pieno esercizio del diritto di assemblea a tutto il personale e diminuire preventivamente i conseguenti disagi all’utenza”. E’ la richiesta che tutte le principali sigle sindacali rivolgono all’amministrazione del Policlinico Umberto I per il prossimo 14 giugno, giorno in cui è stata fissata un’assemblea.

"Sono passati oltre 30 giorni – denuncia una nota congiunta dei sindacati - da quando è stato indetto lo stato di agitazione di tutto il personale aziendale e richiamato concrete e corrette relazioni sindacali in merito a questioni che noi sindacati riteniamo primarie come le mancate risposte da parte dell'Amministrazione su tutte le questioni poste in merito negli ultimi otto mesi e  il mancato confronto sul nuovo piano industriale, sulla grave carenza di personale dedicato all'assistenza, con il reale rischio di non poter garantire i Livelli essenziali di assistenza, sulle strategie da intraprendere per stabilizzare il personale a tempo determinato e internalizzare i lavoratori della cooperativa OSA a cui scade il contatto il 31 Luglio e sulla necessità di andare a recuperare da sprechi, inefficienze, appalti e consulenze inutili le risorse da assegnare alla contrattazione integrativa”.

Le organizzazioni sindacali chiedono inoltre di “rilasciare le fasce economiche per tutti quei lavoratori che dal 2005 non le hanno percepite e di bloccare il tentativo, da parte della direzione generale, di annullare quanto ottenuto negli anni precedenti attraverso la contrattazione decentrata”. A rischio non ci sarebbe infatti soltanto l’accordo integrativo del 1997, “ma tutte le contrattazioni che da oltre 20 anni con pervicacia e soddisfazione, abbiamo portato a casa come risultato positivo”.  
5 giugno 2013
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