Fra le tante cose che “una musica può fare”, c’è sicuramente alleviare le sofferenze del corpo e dell’anima, regalando qualche ora di sollievo ai malati. È quanto stanno sperimentando, da circa un mese e mezzo, i pazienti ricoverati negli Hospice di Forlimpopoli e Dovadola, dove, una volta la settimana, vengono proposti incontri di musicoterapia.
“Esistono diversi studi che dimostrano come la musica abbia un effetto rilassante, e contribuisca ad aumentare la soglia del dolore – commenta Marco Maltoni, direttore dell’U.O. Cure Palliative-Hospice dell’Ausl di Forlì – anche i riscontri che stiamo avendo sono positivi, i pazienti sono assai soddisfatti di questa iniziativa”.
Grazie all’impegno del Rotary club e dell’Associazione “Amici dell’Hospice”, Donatella Calanchi, musicista e musicoterapista, offre agli ospiti delle due strutture un tempo ed uno spazio di incontro basato sul suono e la musica, nonché la possibilità di sperimentare esperienze sonoro-musicali, coinvolgendo in prima persona i degenti.
“Un’esperienza indimenticabile” affermano i pazienti “La musicoterapista è molto dolce, ha una voce melodiosa, riesce a parlare con la musica. Per un’ora non abbiamo pensato ad altro, ci siamo distratte dai nostri problemi, stando decisamente meglio. Non credevamo di poter avere una simile opportunità, è stata una piacevole sorpresa”.
Negli incontri emergono gli interessi e i gusti musicali, le possibilità di interazione e la disponibilità o meno da parte dei pazienti a sperimentare strumenti musicali, contenuti che la musicoterapista propone poi di elaborare musicalmente, attraverso le tecniche a disposizione, come scelta di brani e canzoni da ascoltare o cantare, musiche registrate o suonate dal vivo, improvvisazioni musicali, creazione di testi e musiche.
Le sedute di musicoterapia si svolgono il mercoledì pomeriggio a Forlimpopoli, e il giovedì a Dovadola.