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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Regioni e Asl

Piemonte. La Regione: "Non c'è stato alcun aumento dei ticket sanitari"

immagine 26 luglio - Una nota chiarisce che la delibera del 2 luglio scorso è soltanto " l’applicazione della revisione del nomenclatore tariffario per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di ricovero, previsto dal decreto ministeriale". E, anzi, "c'è stata una riduzione del costo delle prestazioni".
Nessun aumento dei ticket sanitari in Piemonte. Lo asserisce una nota della Regione in cui si spiega che “la delibera della Giunta regionale del 2 luglio scorso è semplicemente l’applicazione della revisione del nomenclatore tariffario per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di ricovero,  previsto dal decreto ministeriale.  Dunque, un obbligo di legge e non una scelta discrezionale della Regione”.

La nota evidenzia poi che il decreto 18 ottobre 2012, adottato dal Ministro della Salute di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha provveduto, in applicazione del decreto legge 95/2012 convertito nella legge 135/2012 (spending review), alla determinazione delle tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni di  assistenza ospedaliera per acuti, assistenza ospedaliera di riabilitazione e lungo-degenza post acuzie  e di assistenza specialistica ambulatoriale.

Il Decreto indicato individua anche i criteri generali in base ai quali le Regioni sono tenute ad  adeguare il proprio sistema tariffario ai principi di appropriatezza ed efficienza. “Nella stragrande maggioranza dei casi, le tariffe vengono ridotte, con benefici economici per i cittadini. Inoltre, non viene modificato il tetto massimo di compartecipazione che continua a rimanere pari a  36,15 euro + 30 euro di quota fissa”.

E per meglio esemplificare la dinamica si fa riferimento a un possibile caso. “Ad esempio, una ricetta base relativa agli esami di laboratorio comprendente:emocromo, esame urine, enzimi epatici, colesterolo, trigliceridi, glicemia il cui costo era di 21,70 euro ( 17,20 +4,50) passa a 16,30 ( 13,30+ 3) con una diminuzione di 5,40 euro per il cittadino. Il costo a carico del cittadino- non esente- per una TAC toracica passa da 61,65 ( 36,15+ 25,50) a58,95 (36,15+ 22,80) con una diminuzione di 2,70 euro”.

Complessivamente, il recepimento del nomenclatore tariffario ministeriale determina “una significativa riduzione del costo delle prestazioni e di conseguenza della quota di compartecipazione del cittadino alla spesa sanitaria, essendo il ticket strettamente connesso – conclude la nota - al valore economico delle prestazioni stesse”.
26 luglio 2013
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