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QS Edizioni - martedì 30 aprile 2024

Regioni e Asl

Piemonte. Certificazione Iso9001 per i 4 distretti dell'Asl To5 di Chieri

immagine 18 ottobre - Si tratta del quarto rinnovo per questo progetto avviato nel 2002 che coinvolge non solo tutti i distretti dell’Asl ma ogni singola attività.La certificazionesi rivolge all’intero complesso delle 3 attività fondamentali gestite dai distretti: accesso ai servizi, area cure domiciliari e area integrazione socio-sanitaria.
Unica in Italia l’Asl To5 di Chieri, Moncalieri, Carmagnola e Nichelino con un bacino di popolazione di oltre 307 mila abitanti è giunta al quarto rinnovo nella certificazione Iso9001 per tutti i suoi quattro distretti. L’unicità di questo progetto avviato nel 2002 coinvolge non solo tutti i distretti dell’Azienda sanitaria ma ogni singola attività. Esistono in Italia a riguardo altre esperienze di certificazione distrettuale ma sono legate a singole attività come ad esempio l’Adi o l’organizzazione di singoli servizi.

La certificazione dell’Asl To5 si rivolge all’intero complesso delle tre attività fondamentali gestite dai distretti.
1. Accesso ai servizi (Cup, amministrativi, protesica, estero)
2. Area Cure domiciliari (Qualità Adi,servizio infermieristico anche individuale)
3. Area integrazione socio-sanitaria (Anziani e disabilità. Risposte di domiciliarità, semiresidenzialità e residenzialità).

Il percorso della certificazione è iniziato nel 2002 giungendo alla prima certificazione nel 2004. Due sono state rilasciate dal Cermet mentre gli ultimi due rinnovi sono stati effettuati dal Bureau Veritas.

L’intenzione di certificare secondo del norme Iso9001 è nata da una duplice esigenza. Una strettamente di tipo organizzativo gestionale finalizzata alla massima uniformità possibile tra i 4 distretti rispetto ai servizi forniti alla cittadinanza. Si erano, infatti, notate in numerosi ambiti di intervento una differente modalità d’azione. Questo anche un po’ per un fatto storico essendo le attuali Asl, prima del percorso di aziendalizzazione, frammentate in oltre 60 Usl regionali. La certificazione di qualità ha “costretto” i quattro distretti eredi delle precedenti Usl a rielaborare le procedure, i percorsi, i manuali operativi rendendo tutte le attività uniformi e condivise. La certificazione, peraltro, consente una differenziazione (non è considerata un sistema rigido) purché le eventuali differenze siano evidenti e dichiarate. E’ stata pertanto preservata la tipizzazione locale considerata un valore per Asl e Distretti superando le difformità e le disequità all’interno del medesimo territorio.

L’altra data dalla volontà di adottare una metodologia riconosciuta a livello mondiale tale da consentire e garantire al cittadino l’erogazione di servizi effettivamente e oggettivamente di qualità certificata.
18 ottobre 2013
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