“L’esito del confronto che si è svolto ieri sul Piano di rientro sancisce un cambio di passo e l’inizio di un nuovo capitale per la sanità laziale”. Il governatore e commissario ad acta,
Nicola Zingaretti, apre con toni entusiastici la conferenza organizzata per presentare i Programmi operativi di rientro. La verifica del tavolo interministeriale “ha prodotto una sostanziale approvazione – spiega il sub commissario
Renato Botti – Ci sono state alcune richieste di integrazioni, che verranno effettuate entro il 15 maggio, quando otterremo il placet definitivo. E a partire da quella data potremo emanare un decreto per l’attuazione dei Programmi”.
Zingaretti ha spiegato che il documento si articola su tre assi cardinali: riqualificazione della rete ospedaliera, implementazione di nuove reti di cura sul territorio e riaffermazione della certezza delle regole, della trasparenza e di efficaci processi di valutazione.
A livello finanziario i Programmi indicano che nel 2013 il deficit chiuderà a 610 milioni, “nonostante il taglio di 109 milioni di euro del fondo sanitario – ha osservato il governatore – Di conseguenza il saldo positivo a fine anno è di 112 milioni di nuovi risparmi e, senza il taglio del Fsn, sarebbe possibile chiudere il 2013 a circa 500 milioni di disavanzo”. Per quanto riguarda il turn over, le deroghe al blocco delle assunzioni aumentano dal 10% al 15% dei fuoriusciti dell’anno precedente. L’obiettivo a più ampio respiro, in una seconda fase, è lo sblocco totale.
Nell’ottica di uno
snellimento della governance, avverrà la fusione tra Asl Rm A e Asl Rm E con la creazione di una nuova Asl. Previsto poi l’accorpamento tra Ircss Spallanzani e Irccs Ire-Isg con un’unica direzione generale, sanitaria e amministrativa, mentre resteranno tre diverse direzioni scientifiche. Definita, inoltre, la chiusura dell’Agenzia Trapianti, in modo da valorizzare il Centro Regionale Trapianti: nella proiezione effettuata dai Programmi, questa operazione produrrà un risparmio di 5 milioni.
Altro obiettivo ambizioso è il raggiungimento del
pareggio di bilancio entro la fine del 2015. “Un traguardo che vogliamo tagliare puntando su tre fattori: eliminazione degli sprechi tramite la Centrale Unica, che garantirà risparmi per 278 milioni; ricalcolo della popolazione censita dall’Istat che genererà 300 milioni; razionalizzazione della spesa farmaceutica per 61 milioni”.
Per valorizzare
l’integrazione sociosanitaria la Regione investirà 31 milioni in sanità territoriale e aprirà un tavolo, con imprenditori e sindacati, per definire le regole sulle Residenze sanitarie per anziani. Saranno, invece, abolite le macroaree per potenziare la sanità delle province Nord e Sud del Lazio.
“Altro elemento nodale è la costruzione di un nuovo sistema di regole – ha sottolineato Zingaretti – Saranno quindi definiti budget biennali, porteremo i pagamenti a 90 giorni entro il 2014, miglioreremo il sistema dei controlli e rafforzeremo la trasparenza e l’Open Data tramite la creazione di un nuovo portale”. Nel complesso l’idea di fondo è quella “di costruire un nuovo patto tra Regione, personale e cittadini, grazie a una squadra ormai affiatata che porterà – ha concluso – il Lazio fuori dalla stagione del commissariamento, costruendo una rete sociosanitaria che camminerà con le proprie gambe”.
Gennaro Barbieri