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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

Regioni e Asl

Lombardia. Snami: “L’Agenzia regionale dell’emergenza urgenza mortifica la professione”

immagine 5 agosto - Vito D’Angelo, responsabile nazionale Snami del 118, e Nino Grillo, dell’esecutivo nazionale e operatore del 118, criticano il documento dell’Agenzia regionale della Lombardia dell’emergenza urgenza che indica i percorsi che soccorritori medici e infermieri, volontari o dipendenti di associazioni, devono intraprendere sui mezzi di Soccorso di Base. Secondo lo Snami siamo di fronte “dd una mortificazione della professione”. 
Lo Snami contro l’Agenzia regionale della Lombardia dell’emergenza urgenza.
La goccia che ha fatto traboccare il classico vaso è secondo il sindacato il documento dell’Agenzia regionale che indica i percorsi che soccorritori medici e infermieri, volontari o dipendenti di associazioni, devono intraprendere sui mezzi di Soccorso di Base.
Secondo Vito D’Angelo, responsabile nazionale Snami del 118 il documento “mortifica i Medici che non devono distinguersi dagli infermieri e che non devono qualificarsi e usare farmaci. Deontologia, responsabilità personale oltre il naturale buon senso ovviamente danno indicazione del contrario ed espongono il professionista a pesanti implicazioni di tipo legale”.
 
Per Nino Grillo, dell’esecutivo nazionale e operatore del 118 invece siamo “in un festival continuo di mortificazione del nostro comparto per cui occorre un applicativo nazionale che assicuri la parità contrattuale dal Nord al Sud e linee guida su protocolli terapeutici univoci da adottare in tutto il territorio nazionale oltre ovviamente indicazioni di comportamento omogenee”.
 
Per questo, aggiunge Grillo “Lo Snami chiede un immediato tavolo di confronto con le istituzioni e si farà promotore di un’interpellanza parlamentare per tutelare medici e pazienti. Inoltre chiede alla Fnomceo di intervenire nei confronti dell’Agenzia regionale della Lombardia dell’emergenza urgenza perché vengano cassate le disposizioni che penalizzano i sanitari e che contrastano palesemente con la Deontologia medica”.
5 agosto 2014
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